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Aids: Sileri, serve più educazione anche a scuola

In Italia l'Aids è sotto controllo, ma serve più educazione a partire dalle scuole per riuscire a ridurre i nuovi casi, che sono stabili ogni anno ma crescono tra i più giovani. Lo ha sottolineato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri intervenendo all'incontro 'Hiv - Presente e futuro del paziente cronico' oggi a Roma.

"Negli ultimi anni forse se ne è parlato poco, male e in luoghi non perfetti per raggiungere la popolazione più a rischio, che è molto diversa da 20-30 anni fa. La malattia qui è sotto controllo, c'è un sommerso da scovare ma bisogna anche fare campagne perché non ci sia un aumento dell'incidenza, che al momento è in linea con l'Europa".

A breve, ha spiegato Sileri, verrà pubblicata la relazione annuale che il Ministero fa al Parlamento. "Sulla base delle relazioni precedenti stiamo già lavorando ad alcuni provvedimenti - ha spiegato Sileri -. Ad esempio stiamo unificando la scheda per le segnalazioni di Aids e Hiv, e stiamo lavorando ad un unico piano diagnostico terapeutico (Pdta) che sia valido in tutte le regioni. Stiamo anche lavorando al decreto che consente ai minorenni di accedere al test senza il consenso dei genitori, e il ministero continuerà con le campagne di informazione. Personalmente sono anche favorevole alla distribuzione gratuita dei profilattici nelle scuole e nelle università purchè siano accompagnati da un'adeguata informazione".

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