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Friuli, fuga di personale sanitario dal 118 regionale

 Sconcerto e preoccupazione del presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli per la grave situazione che si è creata in Friuli Venezia Giulia nell'organizzazione del Sistema di emergenza territoriale 118 (Set 118). "Mancano completamente i medici della Centrale operativa - spiega Balzanelli - ben 32 infermieri su 35 hanno chiesto la mobilità e contemporaneamente il direttore del Sistema Vittorio Antonaglia ha chiesto di andare in pensione". "Questa fuga è il risultato di una gestione regionale completamente irrazionale e del tutto irrispettosa degli standard della Società italiana dei sistemi di emergenza-urgenza", denuncia il presidente del 118.
    Che aggiunge: "La Centrale operativa (che viene peraltro impropriamente definita agli atti regionali Sala Operativa, come se invece di essere il centro di responsabilità e di comando-controllo-coordinamento di tutto il Sistema di Emergenza Sanitaria Territoriale fosse un mero call center) è priva di organici propri e deve utilizzare il personale medico e infermieristico proveniente dai dipartimenti di emergenza ospedalieri, come una testa disarticolata dal corpo che non controlla e non gestisce in autonomia nulla".
    Balzanelli poi punta il dito contro la soluzione individuata dalla Regione per affrontare le carenze: affidare le attività infermieristiche a personale richiesto al momento ad una agenzia interinale per il lavoro denominata GiGroup".
    Il presidente del 118, che esprime solidarietà agli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine per "la situazione evidentemente anomala", chiede quindi alla Regione Friuli "un drastico ripensamento sul modello strategico del Sistema 118 regionale attualmente in funzione".
   

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