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Negli ospedali italiani le tecnologie sono obsolete, serve un miliardo l'anno

Molti dei dispositivi tecnologici negli ospedali italiani sono obsoleti, superando spesso i 10 anni di vita, e servirebbe un miliardo di euro l'anno per mantenerli aggiornati. Lo ha affermato Stefano Bergamasco, vicepresidente dell'Associazione Italiana di Ingegneria Clinica (Aiic) a margine del Congresso Internazionale dell'Ingegneria Clinica Icehtmc, il principale evento mondiale dedicato alle tecnologie per la salute che si è aperto a Roma.
"Diversi report ormai segnalano un'obsolescenza preoccupante dei dispositivi negli ospedali - spiega Bergamasco -. C'è esigenza di investire ma non a 'pioggia', ci possono essere dispositivi vecchi ma che ancora funzionano, o ospedali con troppi macchinari magari moderni che andrebbero forse redistribuiti. Volendo dare una cifra si può dire che l'intero parco tecnologico in Italia vale circa dieci miliardi di euro, e considerando che la vita di un dispositivo è di circa dieci anni serve un miliardo l'anno per evitare che invecchino".
"La figura dell'ingegnere clinico ha fatto passi da gigante dal punto di vista dell'accreditamento istituzionale e della consapevolezza - ha aggiunto - tuttavia c'è tanta strada da fare, manca un riconoscimento formale che preveda l'obbligatorietà di questa figura negli ospedali. Stiamo lavorando molto anche per creare delle organizzazioni credibili, perchè i compiti legati alla gestione delle tecnologie stanno diventando veramente tanti, servono organizzazioni complesse per garantire la sicurezza del paziente".

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