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Per 7 malati reumatici su 10 lunghe attese per le cure

Sette persone su 10 affette da patologie reumatologiche sono costrette a lunghe liste d'attesa prima di poter fare una visita o un esame specialistico in una struttura pubblica. E il numero sale a 9 su 10 al Sud. A far luce sulle difficoltà di accesso alle cure per questi pazienti sono i dati del secondo rapporto APMARR-WeResearch "Vivere con una malattia reumatica", presentato alla Biblioteca del Senato.
    Dall'artrite reumatoide al lupus eritematoso sono oltre 150 le patologie reumatiche, e le loro conseguenze possono essere molto invalidanti. Realizzato dall'Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR) l'indagine ha visto coinvolte oltre 1020 persone.

"Il 77% delle persone - spiega Antonella Celano, presidente di APMARR - sono costrette ad aspettare tempi eccessivamente o abbastanza lunghi prima di poter fare una visita o un esame specialistico nel pubblico". Il problema è particolarmente grave nel centro-sud, dove la percentuale di chi attende abbastanza o troppo è del 90,6%. Ciò costringe le persone a doversi rivolgere a strutture private o a strutture lontane dal luogo di residenza, con conseguente aggravio di costi e aumento delle migrazioni sanitarie. La ragione alla base dei lunghi tempi di attesa è la scarsa diffusione sul territorio dei Centri di Reumatologia. "Nel 69% dei casi - conclude Celano - questi sono completamente assenti o presenti in numero insufficiente, in questo modo ci saranno maggiori difficoltà per i pazienti nel trovare uno specialista reumatologo", problema denunciato da 4 intervistati su 10.
   

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