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Al congresso 12 aree tematiche, lavori da 45 paesi

Da argomenti "classici" quali la gestione delle apparecchiature in ospedale o la formazione professionale, a temi innovativi di stretta attualità quali l'intelligenza artificiale e i big data, tutti declinati con un occhio anche alle esigenze dei paesi meno avanzati. Questi i temi principali del Congresso Mondiale dell'Ingegneria Clinica- Icehtmc di Roma, come spiega Stefano Bergamasco, vicepresidente dell'Associazione Italiana Ingegneri Clinici e chairman dell'evento.

"Abbiamo definito 12 aree tematiche e attorno a queste abbiamo lanciato una call for abstracts che ha visto arrivare oltre 310 lavori da 45 paesi di tutti i continenti - spiega Bergamasco -.Per ciascuna di queste aree tematiche il Congresso propone una sessione dedicata, che vedrà la presenza di un keynote speaker di caratura internazionale, e presentazioni orali dei migliori lavori selezionati dal Comitato Scientifico internazionale. Completano la proposta scientifica dell'evento una serie di workshop animati da organizzazioni internazionali con cui abbiamo rapporti di collaborazione, quali HIMSS e IHE sui temi dell'informatica medica e dell'integrazione tra ICT e tecnologie biomediche, eIUPESM che mette a sistema l'ingegneria biomedica e la fisica sanitaria". Il Congresso cercherà di affrontare i temi da angolature differenti, per venire incontro alle esigenze anche di paesi con economie emergenti. "La pluriennale collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità ci ha dato la sensibilità di comprendere che la gestione delle tecnologie biomediche non può essere affrontata unicamente secondo l'ottica dei paesi più tecnologicamente avanzati - sottolinea Bergamasco -. Non va poi tralasciato il fatto che molti paesi cosiddetti emergenti (Africa, Sud America, Sud-Est Asiatico) propongono esperienze di grande interesse, con competenze professionali, cultura manageriale e progetti innovativi. Nelle sessioni scientifiche del Congresso sarà quindi possibile assistere a presentazioni provenienti dai più innovativi ospedali americani, così come testimonianze di tecnologie innovative sviluppate in paesi dell'Africa sub-sahariana, con autorevoli relatori provenienti da decine di paesi diversi. La figura di Adriana Velazquez, responsabile dell'ufficio Dispositivi Medici dell'OMS a Ginevra, come Presidente Onorario del Comitato Scientifico di ICEHTMC, è garanzia e stimolo costante per la proposta di contenuti che tengano conto delle esigenze globali di tutti i paesi".

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