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L’inquinamento ambientale, e di conseguenza degli alimenti, causa la pubertà precoce nei ragazzi? Sì

La risposta dell'esperto indicato da Consulcesi Club al sondaggio di ANSA Salute

"Negli ultimi 50 anni, la pubertà si è anticipata sempre di più. Ma quello a cui assistiamo è un trend iniziato il secolo scorso. Forse negli ultimi anni c’è stata una lieve accelerazione, ma molto modesta". Secondo l’endocrinologo Vincenzo Toscano, Past President dell’Associazione Medici Endocrinologi e docente Consulcesi Club, i motivi di questo fenomeno sono da ricercare principalmente nei "maggiori stimoli provenienti dal mondo esterno: si tratta – spiega – di un meccanismo che negli ultimi anni è stato messo in relazione con gli inquinanti ambientali (come quelli che si trovano nell’atmosfera, nell’acqua e negli alimenti), i quali hanno la capacità di stimolare in maniera precoce le ghiandole endocrine e, soprattutto, la funzione testicolare e ovarica".

Ma quali sono i rischi per lo sviluppo? Secondo Toscano «"e la pubertà continua ad avanzare e non c’è una spinta di crescita adeguata, l’altezza finale del ragazzo potrebbe risultare un po’ più bassa rispetto alla media della popolazione, la quale è comunque decisamente più alta rispetto al passato. L’handicap è legato al fatto che si verifica una variazione in rapporto alla secrezione ormonale relativa al pensiero, all’aggressività e a fattori che modificano lo stato psichico del soggetto, più che fisico. Anche l’esposizione alla luce del sole può influire: le bambine del Nord Europa hanno un menarca decisamente più tardivo rispetto a chi vive all’altezza dell’Equatore, dove la maturazione sessuale è molto più precoce, in quanto il sole condiziona le proteine di trasporto (sole-luce). Ovviamente – conclude l’endocrinologo –, tutto questo riguarda anche i maschi".

 

 

 

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