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Istituto Candiolo raddoppia, 100 mln per continuare crescere

Un investimento di 100 milioni di euro per 'sconfiggere il tumore'. L'Istituto di Candiolo, primo e unico Irccs in Piemonte, raddoppia nei prossimi cinque anni gli spazi a disposizione di medici, ricercatori e pazienti.
"Vogliamo mettere a disposizione dei nostri professionisti gli strumenti migliori", spiega Allegra Agnelli, presidente della Fondazione piemontese per la Ricerca sul cancro che ha annunciato l'ampliamento alla presentazione del Bilancio Sociale della onlus. Ventiseimila metri quadrati, che andranno ad aggiungersi agli attuali 56mila, con l'arrivo per la prima volta in Piemonte della protonterapia, un nuovo tipo di radioterapia, e un hospice per la presa in cura dei pazienti.

Un progetto ambizioso, dunque, per una eccellenza - Candiolo è al secondo posto in Italia per pubblicazioni sulle più importanti riviste al mondo - che continua a crescere. Nel 2018 i giorni di degenza sono passati da 15mila a quasi 20mila, le prestazioni ambulatoriali da 750mila a 1,8 milioni, mentre i passaggi nel Day Hospital sono stati oltre 30mila. Un anno importante, dunque, anche sul fronte economico, con i ricavi passati da circa 26 milioni a 34. Bene anche la raccolta fondi con il 5x1000, scelto da 267mila persone.

"Per ogni euro raccolto ben 91,5 centesimi sono investiti per le finalita' istituzionali", spiega il direttore della Fondazione, Gianmarco Sala, che definisce il 2018 "un anno importante perchè ci ha permesso di costruire le basi per lo sviluppo futuro dell'Istituto". "Siamo sulla strada giusta, ma proprio per questo non possiamo fermarci", aggiunge donna Allegra.

Il piano di ampliamento prevede anche la realizzazione di una Biobanca, per la conservazione del materiale biologico dei pazienti utile alla ricerca, e un centro di Formazione e Simulazione per migliorare le cure e la ricerche. "Puntiamo a incrementare le collaborazioni internazionali che negli ultimi mesi hanno visto i migliori professionisti eseguire presso il nostro Istituto numerosi interventi", spiega il direttore generale di Candiolo, Antonino Sottile. Lo sviluppo di innovative tecniche chirurgiche è una delle linee su cui procederà la ricerca, così come l'identificazione di nuovi bersagli molecolari per la medicina personalizzata e l'oncologia di precisione e lo studio di nuovi pannel genetici. Perché il futuro è in un sorriso, quello della madrina dell'Istituto Cristina Chiabotto e dei medici e degli infermieri di Candiolo, che campeggia sul Bilancio Sociale.

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