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Vaccini: Iss, nel mondo salvano 7mila vite al giorno

- Nel mondo le vaccinazioni prevengono ogni anno fino a 3 milioni di decessi (7.000 al giorno) e ci proteggono da malattie gravi come il morbillo, la polio, la difterite, il tetano. Lo ricorda l'Istituto Superiore di Sanità in occasione della settimana europea dell'Immunizzazione che si tiene dal 24 al 30 aprile.
    Dal 2013 al 2016, ricorda l'Istituto, è stata registrata in Italia una diminuzione delle coperture vaccinali per diverse malattie prevenibili, che ha portato alla legge sull'obbligo.
    "Con l'applicazione della legge sull'obbligo vaccinale - scrivono gli esperti dell'Iss - le coperture nei confronti delle malattie prevenibili per le quali è previsto l'obbligo sono aumentate già a partire dal 2017. Un ulteriore aumento è stato registrato in una rilevazione straordinaria effettuata nel 2018 nelle coorti di bambini nati nel 2015, 2014 e 2010".
    La copertura nei confronti della polio nei bambini nati nel 2015 ha raggiunto nel 2017 il 94,6% a livello nazionale e il 95,5% nel primo semestre del 2018, con un valore superiore alla soglia del 95% in 13 Regioni. Per quanto riguarda il morbillo invece la copertura nazionale nei bambini nati nel 2015 per la prima dose ha raggiunto il 91,8% nel 2017 e 94,2% nei primi sei mesi del 2018 (rispetto a 87,3% nel 2016, nei bambini di 24 mesi di età). La copertura per la seconda dose di vaccino contro il morbillo (che si effettua a 5-6 anni di età), nella coorte di bambini nati nel 2010, è stata 85,7% nel 2017 e 90,1% nel 2018.
    "L'Italia rimane uno dei 10 Paesi dove il morbillo è ancora endemico, questo a causa delle scarse coperture vaccinali nel corso degli anni che hanno portato all'accumulo di ampie quote di popolazione suscettibili all'infezione - concludono gli esperti. Per interrompere la trasmissione endemica del morbillo nel nostro Paese, oltre ad aumentare le coperture vaccinali tra i bambini piccoli è necessario mettere in atto strategie e attività supplementari di vaccinazioni indirizzate alle fasce di età suscettibili, soprattutto giovani adulti nati a partire dalla fine degli anni 70”.(ANSA).
   

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