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Dalle ampolle al touch, come sarà la farmacia del futuro

Un tempo trascorreva le giornate tra le ampolle. Oggi, oltre alle competenze professionali e alla capacità di sapersi relazionare con il pubblico, il farmacista deve fare i conti anche con il marketing, con la web reputation e la gestione dei social network. E' un manuale per chi vuole intraprendere questa sfida, il volume "La farmacia del futuro - Marketing e Comunicazione", primo libro Dario Francolino, esperto di comunicazione nell'area della salute e della sanità.

"Nella nostra professione - scrive nella prefazione il presidente di Federfarma Marco Cossolo - è importante saper comunicare con il cittadino. Comunicare è diverso da informare, vuol dire condividere un contenuto con l'interlocutore, accertandosi che questi abbia compreso il significato. Ed è questo ciò che dobbiamo fare tutti i giorni in farmacia, esprimendo le nostre conoscenze professionali con un linguaggio adeguato a chi abbiamo di fronte, un anziano o un giovane, un italiano o uno straniero". Proprio alla comunicazione e alla sua evoluzione nel mondo contemporaneo è dedicato un capitolo centrale del libro, che ne affronta le diverse declinazioni: dal parlare in pubblico alla gestualità, dalla scelta del logo a quella dell'insegna. Una parte centrale è dedicata alla gestione del profilo sui social network, dal come crearlo a come renderlo vivo e coerente con la propria mission. Senza dimenticare che il cittadino va anche fidelizzato: via libera quindi alle tessere punti, ai programmi fedeltà, alle offerte speciali al mobile marketing. L'ultimo capitolo è dedicato a un settore in espansione, la vendite online di medicinali.

Il libro nasce da una domanda: come sarà la farmacia del futuro? Ci saranno robot a servirci? Compreremo farmaci online che ci verranno consegnati da droni? "Molti di questi cambiamenti non appaiono poi così lontani, anzi alcuni di essi sono già realtà", spiega l'autore. "I presidi di croce verde - conclude - saranno sempre più il primo avamposto sanitario sul territorio ed anche il servizio di prossimità più vicino al paziente. Ma per svolgere al meglio questo compito dovranno essere sempre più innovativi e competitivi".
   

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