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Maratona di Roma, si corre anche per la salute in periferia

La salute non è uguale per tutti. Per contrastare le disuguaglianze, specie nelle zone più emarginate delle grandi città, parte la campagna social in favore delle periferie della Capitale in concomitanza con la 25ma edizione della Maratona Internazionale di Roma che si corre oggi.
  L'iniziativa, voluta da Consulcesi Onlus, prevede una Unità mobile di assistenza sanitaria ai più deboli grazie ad un'equipe formata da un medico e due mediatori interculturali, in partenariato con Asl Roma 1, Policlinico Umberto I e Centro Nazionale per la Salute Globale.

Per sostenere l'Unità mobile "Salute e Inclusione", Consulcesi ha lanciato la campagna social #SALUTEXTUTTI, attiva sulla Rete del Dono, che ha già raccolto 11 mila euro e si pone come obiettivo di raggiungere quota 50 mila. Gara di solidarietà anche tra i dipendenti e i manager di Consulcesi, che parteciperanno alla Stracittadina per vincere la sfida contro l'indifferenza per chi vive ai margini. Il loro percorso verrà tracciato con la tecnologia Blockchain grazie all'appRunOnChain che consente di confrontare i rispettivi tempi e decretare il miglior runner. La stessa tecnologia verrà utilizzata per certificare l'assoluta trasparenza nell'impiego delle donazioni raccolte.

    L'obiettivo è innanzitutto quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di migliorare il livello di salute e benessere psico-fisico nelle periferie. L'iniziativa fa parte del progetto "Sanità di Frontiera" che ha ricevuto il sostegno anche della Santa Sede mediante l'Obolo di San Pietro.
    "Nel nostro Paese la salute non è uguale per tutti - afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi - per questo è necessario promuovere un programma di azioni concrete per il contrasto alle diseguaglianze nell'accesso ai servizi sanitari, con particolare riferimento alle zone più periferiche delle grandi città. Ringrazio, i dipendenti e i manager del Gruppo per aver dedicato il loro tempo e le loro energie a questa iniziativa, trasformando una semplice corsa in una vera e propria gara di solidarietà". 
   

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