Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Influenza problema di sanità pubblica, serve un'alleanza

Mai sottovalutarla. L'influenza fa registrare a livello mondiale, secondo le stime, circa un miliardo di casi annuali, di cui 3-5 milioni gravi, con 290.000-650.000 decessi correlati per cause respiratorie. Solo nel nostro Paese quest'anno sono state colpite al momento circa sette milioni di persone. Secondo uno studio italiano del 2018 la spesa, sommata a quella per le sindromi simil influenzali, pesa in Italia sulle famiglie e sullo Stato per ben 10,7 miliardi di euro, quasi quanto una manovra economica. C'è un'arma di prevenzione, il vaccino, ancora poco utilizzata sebbene i dati siano in ripresa: solo 1 ultra 65enne su 2 e solo 1 malato cronico su 5 sceglie di farlo. Tutto questo fa dell'influenza un problema rilevante di sanità pubblica, per il quale serve un'alleanza tra tutti gli attori del sistema, come è avvenuto in Paesi come Gran Bretagna, Australia e Canada dove si registrano oggi i più elevati tassi di copertura vaccinale. Se n'è parlato alla prima edizione del Flu Summit - Alleati contro l'influenza promosso da Sanofi Pasteur, divisione vaccini di Sanofi.

"All'inizio degli anni 2000 le coperture erano abbastanza basse, dopo c'era stato un incremento tanto è vero che circa il 60 per cento degli anziani ormai si vaccinava, dopo di che a causa di alcuni incidenti enfatizzati sui mass media che però non comportavano alcun rischio per la salute c'è stata una sfiducia nel vaccino per cui le coperture vaccinali sono crollate - spiega Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità - adesso c'è una piccola ripresa, ormai da due tre anni, ma solo un anziano su due si vaccina e le cose vanno ancor peggio per quanto riguarda le persone più giovani che sono a rischio di complicanze, i malati cronici, in quanto solo una persona su cinque si vaccina. È ancora peggio per le donne in gravidanza la vaccinazione e' raccomandata al secondo trimestre le coperture vaccinali sono molto basse. Bisogna trovare quindi, attraverso campagne di informazione e la sensibilizzazione dei medici di famiglia il modo per creare fiducia, confidenza nel vaccino".

"L'influenza - aggiunge Claudio D'Amario, direttore generale della Direzione della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute - e' un problema molto serio di sanità pubblica. Perché impatta moltissimo sia dal punto di vista della salute, che da quello sociale ed economico. Le cifre stimate sono dal 4 al 12% della popolazione italiana che ogni anno si ammala. La cosa preoccupante è che molta di questa popolazione si trova in una situazione di cronicità e di fragilità. L'obiettivo del Piano nazionale della Prevenzione e' garantire una copertura minima agli ultra 65enni e ai soggetti fragili, che dovrebbe andare teoricamente dal 75 al 95%". " È vero - rileva ancora D'Amario - che in alcune regioni questi obiettivi li abbiamo raggiunti ma mediamente la copertura annuale e andata riducendosi dopo il 2009 -2010 per raggiungere un picco insoddisfacente e anche preoccupante nel 2014. In questo momento le informazioni ci dicono che c'è un recupero importante, ma dobbiamo ancora di più impegnarci per garantire la fragilità la cronicità". 
   

Caricamento commenti

Commenta la notizia