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In Sira epidemia di polio, da marzo oltre 45 bambini colpiti

In Siria è tornata la polio. Dallo scorso marzo sono più di 45 i bambini, nel nord-est del Paese, a cui è stata diagnosticata la malattia, poi confermata in laboratorio. Per cercare di arginarla, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), tramite i suoi uffici in Turchia, ha avviato da settembre una campagna con cui sono stati vaccinati circa 200mila bambini tra i 2 e 23 mesi.
    Dall'inizio del conflitto in Siria nel 2011, l'Oms e altri suoi partner hanno lavorato a diverse campagne vaccinali contro le malattie infettive. I casi di polio verificatisi da marzo sono stati causati dal poliovirus di tipo 2 derivato dal vaccino. Si tratta di eventi rari, che tendono a verificarsi in aree a bassa copertura vaccinale.
    Per la campagna vaccinale è stato usato il vaccino con virus inattivato che offre protezione contro i tre ceppi, tipo 1, 2 e 3 e viene somministrato tramite iniezione.
    Per garantire la sua ampia diffusione c'è stata una grande mobilitazione sociale nel mese di settembre, con annunci diffusi tramite altoparlanti, moschee, radio portatili ed sms sui cellulari. Poster, banner e biglietti sono stati messi nei sacchetti del pane per avvisare i genitori su dove e quando portare i bambini per la vaccinazione.
    La campagna è partita nella città di Idleb e la parte occidentale di Aleppo alla fine di settembre, e le iniezioni sono state fatte anche nelle scuole, moschee e le sedi dei consigli locali. 
   

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