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Lo smog in gravidanza mette a rischio età biologica nascituri

 L'inquinamento dell'aria potrebbe influenzare la nostra salute ancora prima di nascere: lo suggerisce uno studio condotto all'università di Hasselt in Belgio in cui si vede che donne in gravidanza esposte a inquinamento atmosferico danno alla luce bebè il cui Dna presenta una sensibile riduzione della lunghezza dei ''telomeri'', che sono un marker per stabilire la vera età biologica di un individui. Reso noto sulla rivista JAMA Pediatrics, lo studio suggerisce che l'esposizione allo smog in gravidanza potrebbe accorciare la vita del nascituro, o comunque esporlo alle conseguenze di un maggiore invecchiamento cellulare già prima della nascita.
    I telomeri sono le estremità dei cromosomi, rappresentano dei cappucci protettivi (per analogia sono i cappucci di plastica che proteggono le estremità dei lacci della scarpa); sono destinati a logorarsi nel tempo, lasciando esposto e vulnerabile a danni il cromosoma stesso. Sono considerati un marcatore genetico dell'invecchiamento delle cellule e quindi, indirettamente, della vera età biologica di un individuo.
    Gli esperti hanno considerato 641 gestanti e misurato il livello di inquinamento cui sono state esposte durante la gravidanza, piazzando delle centraline di rilevazione al loro indirizzo di residenza. Poi hanno misurato la lunghezza dei telomeri del bebè alla nascita usando il sangue del cordone ombelicale e della placenta.
    Ebbene è emerso che quanto più le donne erano esposte a particelle inquinanti in gravidanza - specie nel secondo trimestre - più corti risultavano i telomeri del Dna del bebè.
    Sebbene ciò non sia sufficiente a dimostrare una relazione di causa ed effetto tra esposizione a inquinamento in gravidanza e invecchiamento cellulare del nascituro, rappresenta sicuramente un punto di partenza per nuovi studi sulla relazione tra smog ''respirato'' dalla gestante e salute futura del nascituro.(ANSA).
   

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