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Farmaci, deserta 1 gara su 4 per le forniture in ospedale

Oltre una gara su 4 per le forniture dei farmaci in ospedale va deserta. Colpa dei prezzi troppo bassi che impediscono alle aziende di concorrere.
    Con la conseguenza che per garantire le forniture è poi necessario aprire nuove gare o trattare direttamente con le aziende per gli acquisti. E i dati sul peso dei "fuori brevetto" in ambito ospedaliero sono inequivocabili: dall'analisi sulla segmentazione del mercato a volumi emerge che il 39,8% dei consumi di Classe A (garantita gratuitamente dal servizio sanitario) e H (fornita solo negli ospedali) registrati in corsia sono sotto brevetto.
    Mentre brand a brevetto scaduto ed equivalenti (che complessivamente compongono la classe dei farmaci generici ) assorbono rispettivamente il 36,4% e il 23,8% del totale. Una performance che non serve a proteggere le aziende di settore dalla costante pressione sui prezzi cui sono sottoposte tramite le procedure di gara ospedaliere. A dimostrare le difficoltà di trovare un equilibrio fra domanda e offerta è l'aumento progressivo dei lotti non aggiudicati (27% nel 2015 contro il 20% del 2014) e la crescente fuga delle imprese dalla partecipazione alle gare nell'ultimo quinquennio, ha spiegato Enrique Häusermann, presidente Assogenerici nel corso dell'iniziativa "Fabbriche aperte" di Assogenerici che ha fatto tappa nello stabilimento della Baxter. "Maggiore informazione e conoscenza possono significare maggiore fiducia e possono spazzare via le leggende metropolitane che ancora sussistono sulla qualità ed efficacia dei farmaci equivalenti, garantita da una produzione d'eccellenza: stiamo spalancando le porte delle nostre fabbriche proprio per dimostrarla. Oggi lo facciamo in un sito produttivo che opera al servizio delle strutture ospedaliere nel settore del compounding oncologico, utilizzando quasi esclusivamente molecole a brevetto scaduto", ha detto.
    Le richieste del comparto sono specifiche: riapertura automatica delle gare in caso di scadenze brevettuali in itinere (clausola di rinegoziazione "pura"); introduzione nei capitolati di quantitativi minimi d'ordine vincolanti, come antidoto al rischio di rottura di stock; eliminazione del pay back ospedaliero almeno per le aziende che competono nel segmento fuori brevetto; snellimento delle procedure di gara; introduzione di elementi qualitativi per gare economicamente vantaggiose (disponibilità di dosaggi, presenza di device ecc.); determinazione qua dei prezzi a base d'asta. "Costi regolatori, incertezze e confusione sul sistema di pay back e pressione sui prezzi stanno mettendo a rischio la sostenibilità d'impresa - ha concluso Hausermann. - È indispensabile la riconvocazione urgente del tavolo della Governance e la rivalutazione di tutte le decisioni di policy che impattano sul tessuto industriale e produttivo, perché nelle condizioni attuali diventerà impossibile per le imprese continuare a garantire l'eccellenza del servizio offerto al Ssn".
    
   

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