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Il dolore muscolo-scheletrico affligge il 60% degli italiani

Il dolore muscolo-scheletrico affligge il 97% degli italiani, 6 persone su 10 ne soffrono settimanalmente, negli ultimi 12 mesi i lavoratori hanno preso in media 3,3 giorni di malattia con un impatto economico pari a 7,9 miliardi di euro.
Emerge da uno studio globale promosso da Gsk Consumer Healthcare, che ha coinvolto 19.000 persone in 32 Paesi, e ha rivelato che gli italiani riconoscono maggiormente l'impatto negativo del dolore muscolo-scheletrico sulla qualità di vita. Eppure in 4 su 10 soffrono in silenzio e non parlano del loro disagio.
   

I risultati della ricerca mostrano che il dolore cambia la percezione che si ha di se stessi, soprattutto nelle donne. Oltre la metà delle italiane che ne soffrono, si sente più anziana rispetto all'età reale (59% contro il 48% degli uomini) e non si sente più attraente (54% contro il 39% degli uomini).

 Non solo, per gli italiani gli effetti negativi del dolore peggiorano quando si diventa genitori. Sei su 10 (il 63%) pensano che potrebbero essere genitori migliori se non fossero affetti da dolore.
 Tra i disturbi più frequenti, mal di schiena (33%), dolore lombare (27%) e cervicale (25%). "Le tipologie sono molteplici e possono attribuirsi a varie cause, tra cui le posture scorrette, il sovrappeso, ma anche stress e tensione. Una vita troppo sedentaria, ma anche un'attività fisica troppo intensa possono causare disturbi", sottolinea Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale. Sulla scia di questi risultati Gsk Consumer Healthcare, azienda impegnata nella ricerca per il trattamento del dolore, ha annunciato il lancio di una piattaforma e il primo passo sarà l'informazione con la campagna "Fermi mai. Via libera al movimento" che prende il via oggi e si chiuderà a fine anno.
   

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