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Negli Usa il 50% delle donne in gravidanza fa il vaccino contro la pertosse

Negli Stati Uniti metà delle donne in gravidanza si vaccina per la pertosse, proteggendo così il nascituro nei suoi primi mesi di vita. La percentuale, afferma uno studio pubblicato sul bollettino del Cdc, è in forte aumento rispetto al 27% registrato nel 2014, l'anno successivo all'introduzione della raccomandazione.
   

Dalla fine del 2012 il Cdc, insieme a diverse società scientifiche di pediatri, ginecologi e ostetriche, raccomanda che le donne ricevano una dosa di vaccino tdap, che 'copre' pertosse, tetano e difterite, tra le settimane 27 e 36 di gravidanza. Per verificare la copertura raggiunta i ricercatori hanno utilizzato un panel di donne che erano rimaste incinte da agosto 2015 raggiunto via internet. "Nel 2016 la copertura della vaccinazione Tdap in gravidanza è stata del 48,8% - scrivono gli autori - in aumento rispetto al 42,1% registrato nel 2015".
    La copertura tra le donne a cui il vaccino viene raccomandato e allo stesso tempo offerto dal medico è del 69,9%, precisa il rapporto, mentre scende al 30,8% se viene solo raccomandato ma non offerto. Solo l'1,4% delle donne a cui non viene raccomandata la vaccinazione decide autonomamente di farla.
    L'indagine ha chiarito anche i motivi per cui viene rifiutato il vaccino: in oltre un quarto dei casi (il 25,5%) le donne hanno risposto 'non sapevo di doverlo fare', nel 23,1% 'non mi è stato raccomandato dal medico', nel 12,7% 'pensavo fosse pericoloso per il bambino' e nel 4,6% 'pensavo fosse pericoloso per me'. "Il modo migliore per proteggere i bambini che sono troppo piccoli per essere vaccinati contro la pertosse è dare alle madri il vaccino Tdap durante la gravidanza - scrivono gli autori -. I bambini le cui mamme si sono vaccinate durante la gestazione hanno un rischio minore di avere le pertosse e le complicanze relative".(ANSA).
   

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