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Dieselgate: Icct, in Italia 2,6 milioni di auto sospette

(ANSA) - BRUXELLES, 22 MAR - In Italia si stimano 2,6 milioni di auto circolanti con livelli sospetti di emissioni di ossidi d'azoto (NOx). Di questi, 1.9 milioni hanno livelli di emissioni estremi e quasi certamente usano un dispositivo di manipolazione delle emissioni. È la denuncia dell'International Council on Clean Transportation (Icct), l'organizzazione all'origine dello scandalo Dieselgate del 2015, che ha pubblicato un nuovo rapporto sulla 'rivalutazione dell'eccesso di NOx dalle auto diesel europee'. In Ue e Regno Unito, l'Icct stima che siano in uso 19 milioni di veicoli con emissioni sospette e 13 milioni di veicoli con emissioni estreme.
    L'analisi dell'Icct, da cui nel 2014 partì la denuncia che ha innescato l'anno dopo lo scandalo, si basa sui risultati dei test e le interviste di sorveglianza del mercato condotte dalle autorità di regolamentazione per capire quanti modelli di veicoli potrebbero avere dispositivi di manipolazione. Il focus è sulle auto diesel Euro 5 ed Euro 6 prodotte prima dell'adozione dei test in condizioni di guida reali (2017).
    Secondo le rilevazioni Icct, livelli di emissione di NOx sospetti sono stati rilevati nel 77% dei test, con utilizzo probabile di un impianto di manipolazione proibito. Livelli estremi di emissioni sono stati riscontrati nel 40% dei test, con presenza quasi certa di un dispositivo di manipolazione proibito. Secondo lo studio, più di 200 modelli di veicoli testati, inoltre, mostrano emissioni di NOx elevate, superiori alla soglia definita "sospetta". E 150 modelli di veicoli mostrano emissioni superiori alla soglia definita "estrema". Dal 2009 al 2019, sottolinea l'Icct, sono state vendute in Europa circa 53 milioni di auto diesel certificate Euro 5 ed Euro 6. La maggior parte di esse è tuttora in funzione e continua a emettere livelli elevati di NOx. (ANSA).
   

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