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In Europa più auto green vendute, cresce il mercato

Il mercato europeo dell'auto presenta per il settimo mese consecutivo un segno positivo, con un aumento delle vendite di auto elettriche a batteria e ibride. A febbraio in Europa Occidentale più Paesi Efta e Regno Unito sono state immatricolate 902.775 auto, il 12,2% in più dello stesso mese del 2022. L'Anfia mette in evidenza che il confronto è "con ii mercato di febbraio 2022 (-5,4% e 804.028 unità), che era stato il peggior febbraio in termini di volumi da quando Acea effettua la rilevazione". I mercati che crescono di più sono Spagna (+32,1%) e Italia (+18,2%) che hanno fatto meglio della Francia, mentre la Germania è stabile (+0,2%). Nei primi due mesi le immatricolazioni sono state 1.814.048, in crescita dell'11,5% Il dato interessante è l'aumento del numero di auto full electric e di ibride, rispettivamente al 12,1% e al 25,5% del mercato. Il mese scorso, in particolare, le immatricolazioni di auto Bev sono aumentate del 39,7%, pari a 97.300 unità, conquistando un punto e mezzo di quota di mercato, due i punti in più a favore delle ibride. L'Italia con l'8% - sottolinea l'Unrae, l'associazione delle case estere in Italia - si conferma all'ultimo posto per le auto con spina. Le ibride plug in sono calate nell'area del 7,4% un risultato dovuto soprattutto alla fine degli incentivi in Germania. La benzina rimane comunque la prima scelta per le auto di nuova immatricolazione in Ue, con una quota di mercato del 36,9% "L'inversione di tendenza delineatasi con la prima crescita dell'agosto 2022 dopo tredici cali mensili consecutivi continua, ma tarda a prendere consistenza" commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. Secondo Quagliano, "la ripresina in atto di fatto è dovuta soltanto al miglioramento delle forniture di componenti", mentre "la transizione energetica che sta lentamente prendendo corpo con l'aumento della quota dell'elettrico in alcuni dei maggiori paesi europei (ma non in Italia) è anche fonte di disorientamento perché difronte alla scelta di una nuova auto da acquistare vi sono forti incertezze da parte del pubblico per quanto riguarda il tipo di alimentazione per cui optare. E in questo quadro non giovano le divergenze recentemente emerse in ambito Ue sul tipo di auto che sarà possibile acquistare dopo il 2035". Per l'Unrae "in questo clima di incertezza, senza una chiara strategia l'Italia rischia di trovarsi in fondo al treno del cambiamento". Il Gruppo Volkswagen cresce nel mese del 21,2% e del 18,1% nei due mesi, mentre Stellantis a febbraio registra un segno positivo ma solo del 2%, grazie anche al buon andamento del brand Alfa Romeo.

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