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Auto, per Ue incentivi Usa alle elettriche violano norme Wto

Reazioni negative fuori dagli Stati Uniti per gli aspetti riguardanti la concorrenza nel mega-piano 'Inflation Reduction Act' delll'amministrazione Biden e che, dopo l'approvazione al Senato e alla Camera dei rappresentanti, dovrebbe essere firmato oggi 16 agosto - come sottolinea un documento appena emesso - dal Presidente per renderlo operativo.
    Sul rinnovo del credito d'imposta per l'acquisto dei modelli elettrici (massimo 7.500 dollari) a patto che questi siano di fabbricazione americana, è subito intervenuta l'Unione europea sostenendo che dare la priorità ai contenuti di fabbricazione Usa discrimina i produttori europei e viola le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto).
    "L'Unione europea è profondamente preoccupata per questa nuova potenziale barriera commerciale transatlantica - ha detto Miriam Garcia Ferrer, portavoce della Commissione europea - e pensiamo che sia discriminatorio nei confronti dei produttori stranieri rispetto a quelli statunitensi".
    In un rapporto i funzionari Ue evidenziano come i crediti d'imposta in Usa siano un forte incentivo all'acquisto di veicoli elettrici ma che i requisiti per l'approvvigionamento di materie prime e componenti per batterie favoriscano alcuni Paesi ricchi di minerali e fortemente impegnati nel commercio e nella produzione degli stessi, a tutto svantaggio quindi delle aziende dell'Unione. Questi requisiti sono solo un aspetto del rinnovato credito d'imposta per veicoli elettrici.
    Tra i vantaggi per l'industria Usa dei veicoli elettrici, e dunque da considerarsi rischi per quella europea, ci sono anche i nuovi limiti di prezzo e reddito fissati dall'amministrazione Biden, otre alla eliminazione del plafond di 200mila unità da 'incentivare' e che diverse Case automobilistiche che operano in Usa avevano già superato. 

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