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Aceman Concept pensato per prossime generazione clienti Mini

 Qualcuno l'ha già definita un 'balzo radicale nel futuro che non dimentica il passato'. Altri la Mini 'con l'anima' che parla con gli utenti e l'esterno attraverso i tanti schermi Oled dentro e fuori l'abitacolo.
    Più semplicemente è la prima concretizzazione - come concept - della collaborazione tra Mini e la cinese Great Wall per portare sul mercato una nuova generazione di modelli 100% elettrici che vivranno parallelamente alla nuova famiglia delle Mini con motore termico.
  

  Ma Aceman - presentata a Duesseldorf nel corso di un evento 'cool', in perfetta sintonia con la nuova immagine del brand - porta qualcosa di più al mercato. Lo spiega Stefanie Wurst, head of the Mini Brand: "Per la prima volta, Mini con l'iconica carrozzeria a tre porte, che è stata costantemente reinterpretata nel corso dei suoi oltre 60 anni di storia, sarà affiancata da un crossover nella prossima generazione 100% elettrica, un veicolo con una maggiore versatilità e un aspetto robusto".
    A livello di offerta globale "Mini Concept Aceman offre un primo assaggio di un modello completamente nuovo - ha ribadito Stefanie Wurst - che colmerà lo spazio tra la Cooper e la Countryman nel futuro di Mini. Questa concept car riflette il modo in cui Mini si sta reinventando guardando al suo futuro completamente elettrico, cioè la fedeltà al go-kart feeling ma elettrificato, un'esperienza digitale coinvolgente e una forte attenzione a ridurre e poi azzerare l'impronta ambientale".
    Tra l'altro il nome scelto da Mini per questo crossover (che diventerà modello di serie nel 2024) prende le distanze dalla britishness più radicale della Countryman. Al posto di un gentiluomo di campagna, con pantaloni di velluto e giacca Barbour regolamentare, Aceman sposta radicalmente l'ago della bussola e rimanda al mondo dei manga giapponesi, identificandosi con un guerriero che nei fumetti veste una corazza un elmo e dei guanti di taglia fin troppo grande.
    L'aspetto della Mini Concept Aceman può essere collegato ad entrambi i mondi, in quanto esprime agilità, decisione e volontà di accompagnare i cambiamenti anche con soluzioni radicali (ne è un esempio l'esteso uso di schermi Oled inseriti negli elementi di carrozzeria, per lasciare che Mini comunichi da sola col mondo esterno) ma ripropone il Dna dei due modelli di maggior successo del marchio, la Cooper e la Countryman.
    "Un concept di veicolo puramente elettrico ci ha permesso di orientare il design verso i valori tradizionali di Mini, in linea con il principio dell'uso creativo dello spazio - ha detto Oliver Heilmer, head of Mini Design - e creare così auto che occupano poco spazio sulla strada, offrendo al contempo più confort, più versatilità e più emozioni all'interno come mai prima d'ora." Mini Concept Aceman ha quattro porte più il portellone in coda, un ampio bagagliaio e cinque posti. Ha anche le proporzioni in linea con la storia del marchio (lunghezza 4,05 metri, larghezza 1,99 metri e altezza 1,59) avvicinandosi dunque alla prima generazione di Countryman. Tanti però gli elementi di 'rottura': Aceman rinuncia ad esempio alle rifiniture cromate.
    Le ampie cornici sul bordo inferiore della carrozzeria, i passaruota marcatamente sagomati, le ruote di grandi dimensioni, l'appariscente portapacchi sul tetto e i pannelli anti-incastro davanti e dietro sottolineano il focus sulla versatilità e il carattere di questa 'combattente' da avventure urbane.
    Anche l'abitacolo di Mini Concept Aceman è contraddistinto da un design ridotto con contorni puliti e dettagli curati. Combina una tecnologia innovativa con caratteristiche di design tipiche del brand, ma interpretate in modo nuovo.
    La rivoluzione ha riguardato anche l'abitacolo: ridotto all'essenziale, proprio come la Mini di Alec Issigonis del 1959.
    L'aspetto è minimal, ma abbinato a materiali di alta qualità e a colori piacevoli.
    Il grande tetto panoramico inonda l'ambiente di luce e la plancia - elemento di design piatto - si estende per tutta la larghezza dell'abitacolo, e si presta a inedite funzionalità luminose. Su tutto spicca l'inedita interfaccia centrale (rotonda come da tradizione) che riunisce tutte le funzioni in un display Oled circolare.
    Sotto questo schermo si trova una barra di interruttori a levetta. Il controllo tattile con digitalizzazione all'avanguardia e la funzionalità analogica con interruttori fisici sono combinati in modo unico inconfondibilmente Mini.
    Queste levette azionano il freno di stazionamento, selezionano le marce, attivano e disattivano la guida, selezionano le Experience Modes e regolano il volume dell'impianto audio.
    L'interfaccia utente presenta inoltre una visualizzazione grafica completamente nuova, un layout moderno e widget dal design accattivante. Il display e il sistema di controllo della vettura di serie si baseranno sull'ultima generazione del sistema operativo MINI, che per la prima volta si basa su uno stack software Android Open Source Project (AOSP).
    Del resto Bmw conferma con Mini Aceman la sua attenzione a nuove generazioni di utenti, gli automobilisti di domani. Tanto che il debutto in pubblico di questo inedito crossover elettrico avverrà sempre in Germania, a Colonia, il prossimo 23 agosto in occasione dei Gamescom, l'evento riservato ai videogiochi e ai computer.  
   

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