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SsangYong, offerte da azienda tessile e gruppo chimico

Sono un colosso dell'abbigliamento e del tessile, accanto ad una delle più grandi aziende locali specializzate in chimica e siderurgia, le uniche due 'pretendenti' all'acquisizione della Casa automobilistica coreana in bancarotta SsangYong Motor Company.
    La procedura è gestita dalla società amministrativa EY Hanyoung, incaricata dal tribunale di Seoul, che ha comunicato che solo la società di abbigliamento sudcoreana Ssangbangwool (SBW) e KG Group (che guida un consorzio interessato al rilancio di SsangYong) hanno presentato correttamente le loro offerte entro la scadenza del 24 giugno. Il termine per completare l'acquisizione è stato ora prorogato al 15 ottobre.
    Un portavoce di SBW ha affermato che, oltre all'offerta finanziaria, l'azienda ha anche 'suggerito alcune condizioni significative per acquisire SsangYong' senza approfondire ulteriormente. L'asta è arrivata esattamente tre mesi dopo che il vincitore della precedente asta per SsangYong, un consorzio guidato dal produttore locale di veicoli elettrici (EV) Edison Motors, non era riuscito a effettuare il pagamento principale e finale per acquisire la Casa automobilistica portando così all'annullamento dell'accordo .
    L'offerta principale nell'asta in corso, da parte del gruppo guidato da KG, dovrebbe valere circa 650 milioni di euro, cioè tre volte l'importo dell'offerta di 305 miliardi di won sudcoreani (KRW) pari a circa 225 milioni di euro che era stata fatta da Edison Motors nell'ultima asta per SsangYong. 
   

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