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Allarme contraffazione, +300% di auto e moto sequestrate

E' allarme contraffazione anche nel mondo dell'auto: una vettura storica su quattro nel mondo, secondo gli esperti, è falsa o gravemente manomessa. I tassi di crescita del fenomeno sono paragonabili a quelli registrati per le opere d'arte. Nel 2021 l'Agenzia Accise Dogane e Monopoli (Adm) ha sequestrato - tra autoveicoli, ciclomotori e ricambi - oltre 36.000 pezzi contraffatti, con un incremento rispetto al 2020 di circa il 300%. Il volume di affari supera i 2 milioni di euro, l'87% della merce sequestrata ha provenienza cinese e quasi tutta è intercettata nei porti. I sequestri più recenti riguardano auto del Cavallino in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. L'Adm ha organizzato con il Mauto un convegno per riflettere sulle dimensioni del fenomeno a cui il Museo dedica la mostra 'Fake, l'automobile tra originalità e contraffazione', occasione per osservare una galleria di falsi e confrontarli con gli originali. Una accanto all'altro sono esposte una Ferrari 250 Swb falsa e una vera, una Dino 196 Sp costruita da zero e una Ferrari 750 Monza autentica. Ci sono anche due Vespe false. In alcuni casi la contraffazione è di buon livello, sia pure imperfetta. In altri il lavoro è approssimativo e la natura del progetto addirittura bizzarra. "Le quattro ruote non sfuggono alle follie del mercato. La passione per le 'auto d'oro' assomiglia a quella di chi insegue i Monet o i Picasso. Ma dietro a una vettura leggendaria ci sono infinite leggende: artistiche, industriali, sportive. Aleggiano gli uomini che le hanno guidate, i fatti di cui furono protagoniste. Chissà se tutto questo basterà a farci capire che se i pezzi vitali o di storia sono falsi, l'esistenza stessa dell'oggetto che la racconta non ha alcun senso" spiega Giosuè Boetto Cohen, curatore della mostra. "L'Adm è impegnata nel contrasto dell'illecito e della piaga della contraffazione che colpiscono i settori merceologici dell'economia sana del Paese. Un fenomeno che non risparmia il collezionismo delle auto d'epoca a cui il tempo attribuisce un valore economico importante e nello stesso tempo un valore legato alla produttività e all'ingegno di chi ha fatto la storia della nazione" spiega Marcello Minenna, direttore generale dell'Adm. "Il Mauto mette al centro dei propri valori la tutela dell'autenticità dell'automobile storica come principio culturale cruciale. Il termine 'autentico' è da noi interpretato in senso letterale perché la contraffazione talvolta si nasconde in dettagli non originali o riguarda modificazioni che in passato sono state giudicate marginali o secondarie", afferma Benedetto Camerana, presidente del Mauto.

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