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Authority Gb indaga su impennata prezzo benzina

L'authority britannica per la concorrenza e il mercato ha annunciato oggi l'avvio di un'indagine lampo sull'impennata record dei costi della benzina alla pompa registrata nel Regno Unito - come in altri Paesi - sullo sfondo della crisi energetica scatenatasi da alcuni mesi e ulteriormente aggravata dai contraccolpi dell'invasione russa dell'Ucraina con relative sanzioni: crisi che sta contribuendo all'aumento dell'inflazione, con conseguenze sul rallentamento della crescita economica post Covid, confermate dal meno 0,3% del Pil di aprile certificato dall'ultimo dato diffusi giusto oggi.
    L''authority ha fatto sapere di voler condurre "una revisione rapida e focalizzata sull'andamento del mercato" per verificare eventuali distorsioni o strumentalizzazioni da parte di profittatori. L'iniziativa è frutto d'una richiesta arrivata da Kwasi Kwarteng, ministro della Attività Produttive nel governo di Boris Johnson, il quale ha evidenziato la "giusta frustrazione della gente" di fronte a un aumento improvviso del prezzo medio della benzina e del gasolio fino a 5 pence al litro (e fino a oltre 100 sterline per fare il pieno a un veicolo familiare standard), picco sull'isola negli ultimi 17 anni. Un rimbalzo che il governo, diversi osservatori e associazioni di tutela dei consumatori considerano non pienamente giustificato dal pur turbolento scenario attuale; e che secondo alcuni giornali avrebbe già innescato anche un'ondata di furti di carburante come non si vedeva da tempo.   

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