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DMC Squalo 296 GTB, coupé Ferrari d'origine arriva a 900 Cv

Nella storia della Ferrari la denominazione Squalo viene usata per la prima volta nel lontano 1954 quando debutta in alcune prove del Campionato Mondiale di Formula 1 la monoposto 553 F1, derivata dalla omonima auto di Formula 2, così chiamata per le forme sinuose ed aggressive della carrozzeria.
   

Ora, a riprendere (in modo ufficioso è evidente) il nome Squalo per un'auto del Cavallino Rampante è l'azienda di design e tuning tedesca DMC che lancia un kit aerodinamico per la nuovissima 296 GTB ibrida e che - non contento degli 840 Cv erogati da gruppo propulsivo con il V6 3.0 - propone un intervento sulla centralina di controllo (Ecu) che, assieme ad altre modifiche, porta la potenza disponibile a 900 Cv.
    DMC è stata fondata in Germania nel 2009 e si è rapidamente allargata attraverso diverse basi a Hong Kong e nel Medio Oriente distinguendosi in particolare per il tubino (estetico e meccanico) delle Lamborghini con una lunga serie di Diablo, Murcielago e Gallardo rielaborate sulle specifiche dei clienti.
    Grazie alle nuove parti in carbonio la 296 GTB originale presenta un muso aerodinamico che scorre dolcemente nelle sue grandi prese laterali, insieme a paraurti posteriori prominenti e uno spoiler attivo che aumenta il carico aerodinamico. Il kit 'Squalo' di DMC per la berlinetta Ferrari includono anche una grande ala posteriore ad ala e speciali minigonne laterali.

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