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Volvo Embla, maxi suv elettrico col nome della prima donna

Una registrazione fatta dall'ufficio legale della Volvo Car Corporation all'European Union Intellectual Property Office (Euipo) che ha sede ad Alicante, in Spagna, confermerebbe quanto circola da alcuni giorni attraverso i media specializzati.
    Con il debutto del nuovo suv che andrà a sostituire da quest'anno il modello XC90, la Casa svedese interromperà la tradizione di dare sigle alfanumeriche alle proprie auto passando a nomi.
    La registrazione del trademark indica al riguardo la denominazione Embla, una parola utilizzata in Svezia e nei Paesi del nord Europa e che si riferisce - nella mitologia - ai due primi esseri umani, appunto la donna Embla e il suo compagno Ask.
    Un cambiamento che era stato anticipato durante la presentazione del concept Recharge dal Ceo, ora uscente, Hakan Samuelsson. "Questo modello sarà il primo del suo genere - aveva detto parlando del successore di XC90 - e dovremo anche contrassegnarlo deviando dal nostro modo abituale di dare i nomi alle nostre auto".
    La nuova Volvo Embla, rivale della Land Rover Discovery, utilizzerà la piattaforma SPA2 (che è scalabile per auto di dimensioni comprese tra le attuali S60 e XC90) che consentirà di debuttare con il suv più grande del marchio già in variante 100% elettrica.
    Parlando del nuovo suv di grandi dimensioni, proprio Samuelsson aveva dichiarato già nel 2020 al magazine AutoExpress che questa vettura sarebbe stata "completamente elettrica e costruita negli Stati Uniti, in Carolina del Sud" riferendosi allo stabilimento di Ridgeville che opera dal 2015 con una capacità di 150mila unità all'anno. 

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