Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Stellantis: Tavares, pronti a investire 30mld per transizione

"Siamo il quarto gruppo mondiale, la nostra ambizione è quella di primeggiare nella classifica dei grandi costruttori di autoveicoli". Lo ha detto l'ad di Stellantis, Carlo Tavares che oggi ha visitato lo stabilimento ex Fma di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Tavares ha anche annunciato al comitato esecutivo del consiglio di fabbrica, che ha incontrato nella tarda mattinata dopo un briefing con i vertici dello stabilimento irpino, che il Gruppo ha previsto 30 miliardi di investimenti nella transizione che si concluderà nel 2035, quando in tutta l'Unione Europea verrà dismessa la produzione di veicoli alimentati a diesel. Tavares ha anche riferito che è in avanzato stato di progettazione il propulsore B.B2, un motore Euro7 diesel "pulito" di ultima generazione che tra 14-15 mesi sarà pronto per essere montato su auto e veicoli commerciali a marchio Stellantis; ogni brand del gruppo, avrà un modello interamente elettrico. Dal 2024, riferiscono i sindacalisti che hanno partecipato all'incontro, Stellantis avvierà in tutti i suoi stabilimenti la produzione di veicoli commerciali ibridi ed elettrici. In questa ottica, lo stabilimento alle porte di Avellino può ritagliarsi importanti prospettive produttive.
    L'ad, arrivato allo stabilimento irpino intorno alle 7:30, ha anche spiegato che Stellantis punta sul sito irpino per "la competenza, l'efficienza, la partecipazione e la disponibilità alla flessibilità" dimostrate in questi anni e mai venute meno anche nelle fasi critiche. A proposito dello stabilimento irpino, Tavares non ha escluso che oltre alla motoristica possa produrre anche componentistica per le auto elettriche. Con i suoi attuali 1.800 addetti, lo stabilimento di Pratola Serra (Avellino) nato nel 1994 come Fma (Fabbrica Motoristica Italiana), fino al 2008 ha garantito la piena occupazione grazie ad una produzione annua di 500 mila motori. Poi, a partire dagli anni seguenti, è cominciato un lungo periodo di crisi con produzioni ridotte e il quasi permanete ricorso agli ammortizzatori sociali. Negli ultimi due anni, nonostante l'emergenza sanitaria per la quale sono stati riconvertiti alcuni reparti destinati a produrre mascherine, si è registrata una inversione di tendenza anche grazie alla produzione di motori destinati al Ducato della Fiat, 150 mila l'anno, che vengono poi assemblati in Molise nello stabilimento di Val di Sangro. 
   

Caricamento commenti

Commenta la notizia