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Mercato globale auto, nel 2022 previsione 82,4 milioni unità

Partendo dal presupposto che la carenza di microchip rimanga ancora critica fino al 2023 e che pandemia, varianti e problemi vaccinali continuino ad influenzare sia la filiera delle forniture che i livelli di domanda, a fine 2022 il mercato mondiale delle auto e dei veicoli commerciali leggeri dovrebbe chiudere a 82,4 milioni di unità vendute, (+3,7%) un valore ancora parecchio inferiore ai risultati ante-Covi, con gli 89,9 milioni di immatricolazioni nel 2019 e soprattutto i 93,9 del 2018.
   A formulare questa previsione, che abbraccia anche gli anni a seguire fino al 2024, è IHS Markit, leader mondiale nelle informazioni, analisi e soluzioni. Partendo da un dato complessivo per il 2021 a quasi 79,4 milioni di veicoli leggeri venduti - con le condizioni già esposte - IHS Markit prevede per l'anno in corso un recupero provvisorio della domanda che continuerà nella maggior parte delle Regioni, presupponendo la disponibilità continua di vaccini efficaci e a prescindere da qualsiasi impatto importante della variante Omicron.
    Colin Couchman, direttore esecutivo settore previsioni globale veicoli leggeri di IHS Markit, ha detto che in Europa "ci si attende in particolare una contrazione degli acquisti di auto per tutto questo secondo inverno di Covid-19" con un 2022 che potrebbe avere difficoltà a fornire miglioramenti significativi anche a causa dei bassi livelli di produzione che influiranno sui tempi di consegna mettendo sotto pressione le scorte e ritardando l'evasione degli ordini.
    Per IHS Markit le preoccupazioni permangono in questo inverno per le nazioni dell'emisfero settentrionale e l'effetto della variante Omicron rappresenta uno sviluppo preoccupante. La previsione della domanda dell'Europa occidentale e centrale per il 2022 è fissata a 15,0 milioni di unità cioè +7,8% rispetto al 2021. Sempre guardando al 2022, i volumi di vendita negli Stati Uniti dovrebbero raggiungere quasi 15,5 milioni di unità, con un aumento stimato del 2,6% rispetto al 2021.
    Nella Cina continentale per il 2022 gli analisti di IHS Markit prevedono un livello di 24,2 milioni (+3,3% anno su anno), con una ripresa più significativa prevista per il 2023, che torna sopra i livelli pre-crisi a 26,9 milioni, in aumento dell'11,3%.
    "Nel complesso mentre si prevede un miglioramento delle operazioni di produzione nella maggior parte delle Regioni, i vincoli di capacità all'interno della catena di approvvigionamento dei semiconduttori rimangono l'unica variabile influente della previsione - ha affermato Mark Fulthorpe, direttore esecutivo delle previsioni di produzione di veicoli leggeri di IHS Markit - Con la diminuzione della mancanza di semiconduttori, si possono però prevedere ulteriori rischi per il recupero, con minacce che arrivano dalla logistica, dai problemi relativi ai lavoratori e dalla carenza di materie prime".
    IHS Markit prevede all'interno della Greater China una crescita modesta per il 2022 dell'1,6%, fino ad arrivare a 24,3 milioni di unità. Si prevede che l'Europa produrrà 18,5 milioni veicoli nel 2022, rispetto ai 15,7 milioni stimati di quest'anno. Per la regione nordamericana, il 'momentum' sta migliorando verso il 2022, sebbene le nostre prospettive basate sulle previsioni attuali rimangano a quasi 15,2 milioni di unità; ciò riflette una crescita di poco più di 2,2 milioni di unità anno su anno.
    A livello global si prevede che la normalizzazione della catena di approvvigionamento potrà supportare livelli di produzione a 90,6 milioni di unità per il 2023, un ulteriore aumento del 10% anno su anno, e comodamente al di sopra dei livelli di produzione pre-pandemia del 2019. 
   

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