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Stellantis accelera sulla strada dell'elettrificazione e scommette sul software

Stellantis accelera sulla strada dell'elettrificazione e scommette sul software con 4.500 ingegneri informatici e la nascita di hub di talenti in tutto il mondo, mentre punta a essere sempre più autonoma sul fronte dei microchip grazie alla collaborazione con Foxconn. Sono alcuni pilastri della strategia del gruppo, illustrata dall'amministratore delegato, Carlos Tavares, nel Software Day, occasione anche per annunciare che l'atteso nuovo piano strategico sarà presentato l'1 marzo 2022.

La Fiom chiede che "prima si apra un confronto per il futuro produttivo e occupazionale dei metalmeccanici nel nostro Paese" e che "il governo svolga un ruolo di garante". La strategia software di Stellantis, che conferma gli oltre 30 miliardi di investimenti entro il 2025, è ambiziosa e il titolo a Piazza Affari chiude in rialzo del 3,56%. Il gruppo prevede di realizzare circa 4 miliardi di euro di fatturato in più all'anno entro il 2026 e intorno ai 20 miliardi entro il 2030 grazie all'offerta di "prodotti abilitati per software e abbonamenti". Per raggiungere questo obiettivo sono due i tasselli fondamentali: tre piattaforme tecnologiche di nuova generazione, basate sull'intelligenza artificiale, in arrivo nel 2024 e le partnership strategiche con Foxconn, Waymo e Bmw.

Su queste basi Stellantis, che oggi vanta 12 milioni di auto connesse "monetizzabili" a livello globale, prevede una crescita fino a 26 milioni di veicoli entro il 2026 e a 34 milioni entro il 2030. "Le nostre strategie di elettrificazione e software - spiega Tavares - supporteranno la trasformazione per diventare un'azienda tecnologica di mobilità sostenibile, sfruttando la crescita aziendale associata con funzionalità e servizi over-the-air e offrendo la migliore esperienza ai nostri clienti". Per sostenere la trasformazione Stellantis sta creando una Software & Data Academy per ricollocare oltre 1.000 ingegneri interni in diversi ruoli, dando vita a una nuova software community. L'altro fronte è quello dei microchip. La crisi degli ultimi mesi ha messo in evidenza le difficoltà per le case automobilistiche, costrette a molti fermi della produzione. Per questo Stellantis ha deciso di fare fronte comune con Foxconn con cui ha già una joint venture per sviluppare soluzioni per un abitacolo smart. Le due società hanno firmato un Memorandum d'intesa non vincolante che prevede la creazione di quattro famiglie di chip. "La nostra trasformazione in termini di software sarà alimentata da partner eccellenti, provenienti da diversi settori e con diverse specializzazioni. Grazie all'accordo con Foxconn copriremo più dell'80% delle nostre necessità di semiconduttori, contribuendo a modernizzare significativamente i nostri componenti, ridurre la complessità e semplificare la catena di approvvigionamento", spiega Tavares. "La nostra stima è una copertura fino al 90%" precisa Ned Curic, chief technology officer. "Affronteremo insieme le criticità della catena di fornitura a lungo termine, man mano che proseguiamo con l'ampliamento nel mercato dei veicoli elettrici", afferma Young Liu, presidente e ceo di Foxconn Technology Group. Molti tasselli sono già stati svelati, ma gli occhi sono ora puntati sul nuovo piano strategico, il primo dopo la fusione di Fca e Psa. "Mostreremo che il gruppo esprime molto più valore di quello che emerge dalla sua capitalizzazione. Siamo sulla strada giusta per diventare una vera tech company", sottolineaTavares che l'1 marzo presenterà anche la strategia in Cina. "Siamo a buon punto, ci sono ottime basi di negoziato con i nostri partner", anticipa.

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