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Michelin punta a un futuro che sia totalmente ecosostenibile

Michelin, il colosso francese dei pneumatici e dell'innovazione (1 miliardo di investimenti all'anno in R&D) sta mettendo a frutto tutta la sua capacità nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie nei prodotti e negli ecosistemi intervenendo in ogni fase del ciclo di vita delle gomme, per arrivare a fabbricare e commercializzare pneumatici sostenibili al 100%.
    La Casa del Bibendum lo farà intervenendo nel design e nell'ingegneria, perché siano composti al 100% da materiali di origine biologica o riciclati entro il 2050 e 40% entro il 2030.
    Punterà a questo obiettivo ottimizzando la produzione con impianti a zero emissioni nette di CO2 entro il 2050. E lo farà intervenendo drasticamente sulla logistica, trasportando meno e meglio anche attraverso lo sviluppo di mezzi alternativi.
    Un annuncio storico, questo, che è stato dato dallo stesso Florent Menegaux Ceo di Michelin e che è stato dettagliato da altri alti dirigenti del Gruppo in occasione del primo Media Day, presso l'avveniristico centro globale di ricerca e sviluppo di Michelin di Ladoux, nelle vicinanze di Clermont-Ferrand.
    "L'emergenza climatica è alle porte e la COP 26 lo ha appena ribadito - ha detto Menegaux - come tutti gli attori della mobilità, Michelin ha il dovere di agire per affrontare le nostre sfide ambientali. Gli pneumatici sostenibili al 100% rappresentano una sfida immensa per tutti i team del Gruppo, una sfida che ci spinge a inventare nuove tecnologie dirompenti e a cambiare il nostro modus operandi negli ecosistemi. È una perfetta illustrazione dello scopo fondamentale di Michelin che innova continuamente per rendere la mobilità sempre più sicura, più accessibile, più efficiente e più rispettosa dell'ambiente".
    Gli pneumatici, core business di Michelin, rappresentano una delle principali fonti di crescita nell'ambito della strategia 'All Sustainable' del Gruppo e al traguardo del 2030 rappresenteranno oltre il 70% del business totale di Michelin rispetto all'odierno 95%, con un fatturato totale destinato ad aumentare in modo significativo. Un'importante fetta dei ricavi - è stato ribadito - arriverà da attività diverse dagli pneumatici, come i servizi e le celle a combustibile alimentate a idrogeno o ancora le apparecchiature mediche. "Solo preservando anche il valore del business - ha precisato Menegaux - potremo lavorare per proteggere il pianeta e le popolazioni".
    Nel dettaglio, la strategia Zero CO2 parte per gli pneumatici dalla fase di progettazione, in modo da incorporare una quantità crescente di materiali di origine biologica o riciclati (gomma naturale, resine di origine biologica, plastica riciclata). Su questo fronte gli ingegneri Michelin sono coinvolti in una serie di progetti di ricerca, condotti in collaborazione con start-up, laboratori e università.
    Entro il 2030, Michelin si impegna a raggiungere in media il 40% di materiali sostenibili nei suoi pneumatici ed entro il 2050 questo livello raggiungerà il 100%. Durante la produzione di pneumatici, Michelin si impegna a ridurre l'impronta ambientale di tutti i suoi impianti di produzione, in termini di consumo di solventi ed energia, rifiuti prodotti, emissioni di CO2 e prelievo di acqua. Da notare al riguardo che il Gruppo ha già dimezzato il suo impatto complessivo rispetto a quello del 2005.
    Guardando al 2050, Michelin punta a raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette di C02 per tutti gli stabilimenti produttivi, con un impatto zero anche sull'impiego di acqua nei confronti delle comunità locali in cui il Gruppo è attivo. Altro importante traguardo sarà l'eliminazione totale dei solventi dalla produzione di pneumatici.
    Per quanto riguarda la logistica, il Gruppo si impegna a trasportare meno, trasportare meglio e trasportare diversamente.
    Michelin cerca quindi di ridurre le emissioni di CO2 derivanti dalla logistica del 15% entro il 2030 rispetto al 2018. Sta inoltre sviluppando gradualmente mezzi di trasporto alternativi, come gli autocarri elettrici alimentati a idrogeno, ma anche le navi a vela. A questo riguardo il Gruppo ha annunciato una prima partnership con Neoline, operatore di navi a propulsione eolica, per il trasporto decarbonizzato tra Halifax e Saint-Nazaire.
   

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