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Dl trasporti: Ancma, peccato per il no ai 125 in autostrada

Bene il cosiddetto 'targhino' per le moto da enduro, ma insoddisfazione per il mancato accesso delle moto 125cc in autostrada. Questo il giudizio dato al decreto trasporti appena licenziato alla Camera, da parte di Confindustria Ancma e Fmi (Federazione Motociclistica Italiana).
    Il decreto, che deve ancora essere approvato dal Senato, ma sul quale il governo ha posto la fiducia, stoppando quindi ogni possibile modifica al testo, darà quindi la possibilità alle moto da enduro di montare una targa sostitutiva durante le competizioni, evitando così il rischio di danneggiare o smarrire quella ufficiale. Approvata anche la modifica al codice stradale, per consentire di utilizzare anche i motoveicoli per espletare servizi di prima emergenza sanitaria e i servizi di trasporto taxi, riconoscendo la funzione sociale che i veicoli a due ruote possono assicurare alla collettività.
    Viene finalmente colmato il vuoto legislativo relativo all'accesso in autostrada ai motoveicoli elettrici (fissando tuttavia una soglia molto alta a 11 kW, che discrimina i veicoli a zero emissioni rispetto ai termici), mentre rimane il divieto di accesso per scooter con meno di 150cc di cilindrata. Anche i ciclomotori, infine, entrano nel mondo dei veicoli di interesse storico e collezionistico e d'epoca, aprendo quindi la possibilità di essere inclusi nella categoria degli atipici e di potere così godere delle agevolazioni previste dal Codice della Strada.
    "Sono emozionato e molto grato a tutti coloro che hanno sostenuto l'approvazione del targhino - dichiara il presidente Fmi Giovanni Copioli -. diventa realtà una esigenza che rappresentavamo da anni alle istituzioni. La nostra istanza comprendeva in realtà anche gli allenamenti, ma le istituzioni hanno ritenuto possibile fornire questa possibilità solo in occasione delle competizioni".
    "Con la soddisfazione per le novità e i risultati ottenuti, dobbiamo purtroppo registrare anche la mancata approvazione della misura riguardante l'acceso dei 125 in autostrada.
    L'accoglimento delle nostre comuni istanze - commenta il presidente di Confindustria Ancma Paolo Magri - è comunque indicativa del valore del nostro settore e del maggiore peso specifico che la mobilità su due ruote ha assunto". 
   

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