Alla vigilia della partenza dell'edizione 2021 della 1000 Miglia, si è svolta la terza edizione del Green Talk, l'appuntamento organizzato in collaborazione con Fondazione Symbola per accendere i riflettori sul mondo delle auto di domani, della mobilità sostenibile e della relativa filiera.
Come efficacemente sintetizzato dal titolo 'Green Talk: The Challenge for the New Era' i partecipanti (in presenza o in streaming) al dibattito - che è stato moderato da Massimiliano Del Barba, giornalista del Corriere della Sera - hanno evidenziato riflessioni, perplessità e opportunità del dopo-Covid per gli attori e le aziende della filiera automotive e in generale dei territori e delle comunità coinvolti in questo cambiamento.
In particolare l'attenzione è stata richiamata sul sistema industriale bresciano, che da tempo si è attivato per guidare il settore verso un nuovo paradigma green. Maurizio Tira, rettore dell'Università di Brescia ha evidenziato come l'integrazione tra imprese e università sia un elemento fondamentale per lo sviluppo di tecnologie e innovazioni, soprattutto in quei territori dove lo scambio di competenze ha dato vita a veri e propri distretti produttivi.
Il dibattito si è poi aperto con Francesco Bettoni, presidente A35 Brebemi Aleatica - che ha approfondito le condizioni per lo sviluppo di un innovativo sistema di mobilità delle persone e delle merci - e con Anna Tripoli, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Brescia che ha sottolineato l'importanza di declinare il concetto di sostenibilità in ogni suo aspetto, attraverso progetti e azioni a carattere sociale, ambientale ed economico, in una coesistenza che ha l'obiettivo di accrescere il bene comune.
Alberto Piglia, head of e-Mobility Enel X ha ribadito il valore della 'città intelligente' che ha un ruolo centrale nella mobilità e dove sarà possibile pieno compimento alla transizione ecologica. Il 'Green Talk' è poi proseguito con gli interventi di Dario Mancini, Waze regional manager, Italy & EMEA Emerging Markets e di Federico Parolotto, co-founder e senior partner MIC - Mobility in Chain, che hanno sottolineato la necessità di formulare risposte progettuali innovative e sostenibili, mirate a migliorare la qualità di vita delle persone, responsabilizzare le comunità e preservare l'ambiente che ci circonda.
Domenico Sturabotti, direttore Fondazione Symbola ha, a sua volta, sottolineato quanto ormai l'auto elettrica sia una realtà affermata, già entrata a pieno titolo nel nostro quotidiano, creando nuove opportunità per le aziende. A sua volta Paolo Scudieri, presidente ANFIA, ha ricordato al riguardo che l'elettrificazione è un trend irreversibile, che che è graduale e condizionato da fattori cruciali come il numero e la distribuzione sul territorio dei punti di ricarica pubblici.
Di transizione hanno trattato anche Sergio Metelli, Ad Metelli Group e Paolo Streparava, Ad del Gruppo Streparava. Entrambi hanno messo in luce il ruolo strategico delle imprese nell'ideare tecnologie in grado di accelerare il passaggio alla mobilità sostenibile ma anche la contestuale necessità che le aziende siano flessibili per raggiungere questo obiettivo.
Roberto Vavassori, direttore business development Brembo - parlando del suo ambito aziendale - ha ricordato come la sostenibilità trovi concretezza anche nella Ricerca & Sviluppo attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 ma anche delle polveri sottili. E l'importanza di sensibilizzare e migliorare l'impatto delle realtà imprenditoriali in termini di società e sostenibilità è stata sostenuta nell'intervento conclusivo di Sergio Vergalli, docente del dipartimento di Economia di Brescia.
"Il nostro Paese - ha commentato Ermete Realacci presidente di Fondazione Symbola - ha le energie per superare la crisi e questo già avviene in alcuni distretti produttivi, tra i quali spicca il sistema bresciano. Non è un caso che proprio in questo territorio nasca per il terzo anno consecutivo il Green Talk, iniziativa realizzata da 1000 Miglia in collaborazione con Fondazione Symbola, per rappresentare la filiera italiana della mobilità sostenibile. Occorre costruire insieme, con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come affermiamo nel Manifesto di Assisi, un'economia e una società più a misura d'uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive. Un percorso per superare la crisi generata della pandemia - ha concluso Realacci - che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l'economia orientandola verso un nuovo futuro".
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