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Frontalieri con targa estera, primo dissequestro di veicolo

Primo dissequestro di un veicolo fermato in base al Decreto Sicurezza che ha previsto che persone stabilmente residenti in Italia non possano circolare nel Paese con un mezzo immatricolato all'estero. Il Renault Master in questione era stato fermato il 5 maggio dalla polizia stradale di Battifolle (Arezzo). Alla guida Vincenzo Condina, abitante di Ventimiglia (Imperia), incappato appunto nei limiti previsti dal nuovo articolo 93 del codice della strada, come già molti altri frontalieri che lavorano in Francia o nel Principato di Monaco. "Ho subito fatto presente di essere il titolare dell'azienda francese alla quale era intestato il mezzo - racconta Condina - una società di servizi che si occupa del trasporto di mezzi e persone. Ho esibito il libretto dell'auto, così come la licenza rilasciata dalla Camera di Commercio francese, ma volevano i documenti tradotti in italiano". Così l'avvocato Enrico Amalberti di Ventimiglia si è opposto al procedimento ottenendo dunque il dissequestro del mezzo.
    "In attesa di conoscere l'esito degli altri ricorsi e il pronunciamento del ministero dell'Interno per una corretta interpretazione della norma - afferma Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri Autonomi Intemelii (Fai) - si risolve questo primo caso, viziato da un'altra assurdità interpretativa".

   

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