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Alfa Romeo Giulia GTAm, mai tante emozioni da una berlina

Basterebbero quella sigla GTAm - che sta per Gran Turismo Alleggerita e nacque nel 1965 a identificare la versione da corsa della Giulia Sprint, accompagnata dalla m che indicava che era 'maggiorata' - oltre al glorioso marchio del Quadrifoglio e allo scudetto bianco-azzurro della Autodelta (il reparto corse della Alfa Romeo diretto dal grande Carlo Chiti) per fare della moderna Giulia GTAm un'auto davvero unica, ideale trait d'union fra il glorioso Dna sportivo della Casa del Portello e l'odierna Alfa Romeo, inserita nel Gruppo Stellantis e ancora più proiettata verso il futuro.
 

   Ma le sue caratteristiche e il livello delle soluzioni che GTAm porta su strada (in quanto perfettamente omologata per la circolazione) e in pista sono tali da farne una vera rarità nel panorma della produzione mondiale, tanto da aver spinto un autorevole magazine britannico specializzato in auto ad alte prestazioni che la GTAm corrisponde al modello che "Porsche potrebbe fare se costruisse una quattro porte con l'anima della 911 GT3 RS".
    Davvero unica dunque, l'opportunità di mettersi al volante di questa supercar 'travestita' da berlina (ma con due soli posti nella variante GTAm) in una sessione di test che ha avuto come riferimento il Centro Sperimentale di Balocco, in provincia di Vercelli, non è stata solo l'occasione per valutare lo stato dell'arte dell'ingegneria Alfa e del positivo travaso di esperienze tra il mondo delle vetture stradali e quello della Formula 1, ma anche per scoprire le differenze tra la Giulia GTAm e la meno estrema Glulia GTA.
    L'offerta di Alfa Romeo comprende ora l'evoluzione che questi due modelli per super-appassionati - prezzo da 143mila euro più Iva per GTA e da 147mila più Iva per GTAm, tiratura 500 esemplari - rappresentano rispetto alla versione top della gamma Giulia, la Quadrifoglio. In particolare la GTAm s'identifica perfettamente con la filosofia che 56 anni fa portò alla nascita della variante 'leggera' della Giulia Sprint GT che all'epoca utilizzava una carrozzeria in alluminio, per un peso totale di 745 kg contro i 950 kg della versione stradale.
    E, oggi come allora, la GTAm propone una massa inferiore di 100 kg rispetto alla Gulia Quadrifoglio mentre - come avveniva con il passaggio dai 115 Cv di serie ai 170 della antenata da gara - il motore Alfa Romeo 2.9 V6 Bi-Turbo arriva, grazie a diverse importanti modifiche a 540 Cv, cioè ad una potenza specifica di 187 Cv/litro che è best in class. Tra le altre novità - come la cura certosina dell'efficienza aerodinamica - spiccano i nuovi cerchi da 20 pollici con fissaggio monodado (per la prima volta su una berlina) gommati con una evoluzione del Michelin Pilot Sport Cup 2 Connect e il nuovo sistema di scarico centrale Akrapovi? in titanio, dal sound inconfondibile.
    GTAm, va sottolineato, rappresenta l'eccellenza in ambito aerodinamico e, di conseguenza, nello sfruttamento delle caratteristiche complessive del telaio. Gli ingegneri Alfa Romeo - in sinergia con Sauber Engineering - hanno lavorato al fine di migliorare l'aerodinamica e l'handling, senza perdere di vista l'obiettivo di ridurre il peso. Per farlo sono stati utilizzati massicciamente componenti in fibra di carbonio e materiali compositi. L'aerodinamica è stata appositamente studiata per aumentare la downforce grazie anche al know-how tecnico che arriva direttamente dalla Formula 1.
    Il compito è affidato alle appendici aerodinamiche, al nuovo spoiler posteriore, regolabile in quattro posizioni nel caso di GTAm, e allo splitter anteriore attivo, estraibile per uso su pista fino a 40 mm anche in questo caso solo nella GTAm. Più delle impressioni di guida sulla impegnativa pista di Balocco e su un percorso stradale attorno al Lago di Viverone, parlano le cifre che le due Alfa Romeo 'estreme' hanno fatto registrare sul circuito di Vallelunga, in confronto anche con Giulia Quadrifoglio. Come si rileva da una chart specifica, le differenze sono importanti ai fini - ad esempio - di un risultato sportivo, con la GTA che gira in 2 secondi e 15 centesimi più veloce rispetto alla Quadrifoglio, ma con la GTAm che stacca tutti migliorando di altri 80 centesimi.
    Significativo il rilevamento della velocità sul Curvone di Vallelunga: 168,8 km/ con la Quadrifoglio, 170,1 con la GTA e 172,7 con la GTAm.
    L'handling, tra l'altro, è stato migliorato attraverso l'allargamento di 25 mm delle carreggiate anteriori e 50 mm posteriori rispetto alla versione Quadrifoglio, e con lo sviluppo di un setup specifico della sospensione a doppio braccio oscillante davanti e multilink indipendente dietro.
    Grazie al settaggio specifico di sospensioni e sterzo, si ottiene una maggiore velocità di inserimento e percorrenza in curva e un miglioramento della stabilità senza pregiudicare il confort in ogni situazione. Che dire, infine, del carattere racing dell'abitacolo, che in questo specifico allestimento prevede due soli posti con sedili avvolgenti in fibra di carbonio Sabelt e un insieme di soluzioni - dall'estintore al rollbar e alla cinture di sicurezza a 5 punti - che permettono di godere di questo gioiello come fanno i veri professionisti del volante, alcune finiture sono state eliminate rispetto alla Quadrifoglio, ma l'adrenalina - e l'accelerazione che si percepisce sul collo - sono tali da far passare in secondo piano alcuni dettagli, come la relativa comodità 'stradale' dei sedili e la sola regolazione longitudinale. 
   

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