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Semiconduttori, situazione estremamente tesa per tutto 2021

La situazione dei semiconduttori sarà "estremamente tesa" fino alla fine dell'anno, prima che inizi la regolarizzazione delle forniture che è prevista nella prima metà del 2022. Lo ha detto in una intervista a BFM Business Jean-Marc Chéry presidente e Ceo del produttore italo-francese del settore STMicroelectronics.
    Come riferisce AFP, Chery attribuisce questa crisi anche al "trend importante" nell'elettrificazione del parco auto. E al riguardo ha detto che "non ci sono infinite riserve di capacità per far fronte subito a questo picco di domanda".
    Il presidente e Ceo di STMicroelectronics ha precisato di ritenere che per fronteggiare "la situazione sarà estremamente tesa fino alla fine dell'anno" è indispensabile una "cooperazione urgente" tra le aziende per gestire la situazione.
    La normalizzazione dovrebbe iniziare nel primo e secondo trimestre del 2022, con una coda delle difficoltà prolungata però "fino alla fine del 2022".
    Per soddisfare la crescente domanda di elettronica da utilizzare a bordo nelle auto, STMicroelectronics ha aumentato i propri investimenti da 1,5 miliardi a 2 miliardi di euro. Ma "tra il momento in cui si decide l'investimento e il momento in cui l'impianto funziona a pieno regime - ha precisato Chéry - ci vogliono dai 48 ai 60 mesi circa".
    L'impegno dell'azienda nell'aumentare la produzione di microprocessori potrebbe avere una positiva ricaduta sugli impianti italiani (ad Agrate Brianza e Catania i principali) anche alla luce dei contributi per il settore che sono previsti nel Piano di Ripresa e Resilienza, e cioè uno stanziamento di 750 milioni di euro "a sostegno di progetti industriali ad alto contenuto tecnologico, tra i quali ricade la produzione di semiconduttori". 
   

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