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Nissan stima terza perdita annuale consecutiva

La carenza di semiconduttori per il settore automotive e l'aumento dei prezzi delle materie prime incideranno sui conti della Nissan per l'esercizio fiscale in corso, previsto in rosso per il terzo anno consecutivo. Nel periodo che terminerà a fine marzo 2022 la casa auto giapponese prevede una perdita di 60 miliardi di yen, l'equivalente di 452 milioni di euro, complice un taglio forzato della produzione di 250mila veicoli.

Per l'anno fiscale appena terminato Nissan ha registrato un rosso di 449 miliardi di yen, e un fatturato in calo del 20,4% a causa del drastico rallentamento delle immatricolazioni dovuto agli effetti della pandemia del coronavirus su scala globale; un risultato comunque in miglioramento rispetto all'anno pregresso. Malgrado le difficoltà di approvvigionamento dei chips il costruttore nipponico ha detto di attendersi un'accelerazione delle vendite in mercati chiave come gli Stati Uniti, la Cina, e sul fronte domestico. In base al piano quadriennale Nissan ha in programma di ridurre sia la produzione che la sua gamma di auto del 20%, e il raggiungimento del 6% della quota di mercato globale entro il 2023.

L'amministratore delegato Makoto Uchida ha definito 'irreversibile' il processo di investimento che riguarda l'avanzamento delle quote di mercato delle auto elettrificate: "E' essenziale mantenere tali investimenti che puntano all'introduzione esclusiva dei modelli di auto elettrici a partire dal 2030, fino al raggiungimento del target di zero emissioni entro il 2050". 

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