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Reggio Emilia pronta per supercar elettriche Silk-Faw

Lo scorso febbraio il gruppo cinese Faw, il più grande produttore di auto del Paese asiatico, e la statunitense Silk Ev avevano annunciato un investimento da un miliardo di euro per dare vita in Emilia-Romagna, nella cosiddetta 'Motor Valley', a un polo produttivo e di ricerca dedicato alla creazione di auto sportive elettriche di alta gamma destinate a intrecciare il design 'Made in Italy' e la sostenibilità. Oggi quell'annuncio prende corpo: le supercar sostenibili del colosso sino-americano saranno prodotte a Reggio Emilia, nella frazione di Gavassa, dove nascerà un avveniristico centro di ricerca e produzione da 320.000 metri quadrati, in cui verranno progettati e realizzati i modelli della serie S di Hongqi: Hongqi S9, la prima della serie 'S"' progettata dal designer Walter De Silva, e la Hongqi S7.
    Le prime vetture - è stato spiegato in una viodeoconferenza stampa - dovrebbero uscire dallo stabilimento reggiano nel 2023.
    L'investimento da un miliardo di euro prevede la creazione di mille posti di lavoro in una delle città, Reggio Emilia - che fa così il suo ingresso a pieno titolo nella 'Motor Valley' regionale - considerata centrale per le competenze in ambito di meccatronica e robotica. L'area di Gavassa si trova a 9 chilometri dalla stazione alta velocità Medio-Padana, vicina agli svincoli di autostrada e tangenziale ed è raggiungibile, in auto, in 40 minuti da Milano e in 20 minuti da Bologna.

La joint-venture Silk-Faw è stata costituita per sviluppare una serie di veicoli sportivi di ultra-lusso, ad alte prestazioni e a nuova energia con l'obiettivo di vendere in Cina e sui mercati globali. Il gruppo sino-americano prevede di lanciare i nuovi modelli di alta gamma completamente elettrici e ibridi sotto la serie Hongqi 'S'- Le vetture saranno ideate e sviluppate - sotto la guida del designer Walter De Silva - in Emilia-Romagna dove Silk Ev ha la sua sede centrale, mentre la produzione su larga scala avverrà sia in terra emiliana che a Changchun, dove ha sede il quartier generale di Faw. Quanto alla cosiddetta 'Motor Valley' dell'Emilia-Romagna, questa conta su un distretto industriale di 16.500 aziende e oltre 90.000 addetti, con 16 miliardi di fatturato annuo e un export di 7 miliardi. Qui hanno radici e sede marchi come Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati, Pagani e Toro Rosso. La Rete regionale dei Tecnopoli è formata da 10 infrastrutture, dislocate in 20 sedi sul territorio dell'Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività e servizi specializzati a supporto dell'innovazione delle imprese, delle persone e del territorio. La Rete favorisce la circolazione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, in stretta sinergia con la ricerca industriale Insieme ai laboratori di ricerca industriale - promossi da università e centri di ricerca - e ai Centri per l'innovazione, fanno parte della Rete regionale Alta Tecnologia.

L'arrivo a Reggio Emilia di Silk-Faw, la joint venture nel settore dell'auto fra l'americana Silk Ev e Faw, uno dei più grandi produttori di veicoli cinesi per l'apertura nella città emiliana del proprio centro di ricerca e produzione di supercar elettriche rappresenta "un'ottima notizia per la nostra economia, per il lavoro, per tutto il nostro territorio". Così, in una nota, il commissario straordinario della Camera di Commercio di Reggio Emilia, Stefano Landi. "La soddisfazione - osserva - parte già dal fatto che questi grandi partners abbiano scelto la nostra provincia per un investimento così rilevante, e questo rappresenta, innanzitutto, la conferma che viviamo in un territorio capace di attrarre grandi risorse grazie ai suoi livelli di sviluppo, alla sua solidità, alle sue reti di servizi e ad una comunità orientata al fare e al costruire". A giudizio di Landi, poi, "è evidente che le positive ricadute saranno ampie per il nostro territorio in termini di generazione di lavoro e ricchezza. Questo investimento, peraltro, servirà anche ad innalzare ulteriormente il prestigio dell'economia e della società locale sui mercati di tutto il mondo, e questo apporterà benefici diffusi su tutta la comunità". Infine, argomenta il commissario straordinario della Camera di Commercio, "la conferma di questo grande investimento accenderà anche nuovi fari anche sulla sostenibilità cui è sempre più orientato il nostro sistema produttivo, e ci auguriamo che anche questo rappresenti un ulteriore fattore di attrattività per il nostro territorio".

Quella che si apre a Reggio Emilia "è una straordinaria opportunità. Abbiamo mostrato una velocità non consueta tra impresa, istituzioni e politica nel mettere a terra un potenziale di questo genere e si è aperta una grande opportunità per noi: il fatto che abbiano scelto l'Emilia-Romagna significa che questa è davvero la 'Motor Valley' mondiale". Così, intervenendo in una videoconferenza stampa, il presidente della regione, Stefano Bonaccini, ha commentato la decisione di Silk-Faw - joint-venture nel settore dell'auto fra l'americana Silk Ev e Faw, uno dei più grandi produttori di veicoli cinesi - di aprire a Reggio Emilia, nell'area di Gavassa, il proprio centro di ricerca e per produzione di vetture elettriche di alta gamma. Avere messo insieme un gruppo cinese e uno americano, ha scherzato, "ci fa candidare al Nobel per la pace nei prossimi anni. Ma, soprattutto, si tratta di un riconoscimento per l'Emilia-Romagna che viene scelta per realizzare un progetto di portata mondiale" con due gruppi internazionali che scelgono di investire sul territorio grazie "alle reti regionali dell'Alta tecnologia e dei Tecnopoli, che vedono insieme le nostre università e il mondo produttivo - ha aggiunto Bonaccini - le filiere innovative, la formazione specialistica e le infrastrutture digitali. Vince l'Emilia-Romagna, dunque, e con essa il Paese, a dimostrazione della capacità di ripartire che vogliamo mettere in campo al più presto, con l'obiettivo della buona occupazione e dello sviluppo sostenibile, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima firmato con tutte le parti sociali". Se l'Emilia-Romagna, ha puntualizzato il suo presidente era la "prima regione per export, non eravamo una terra che attraeva investimenti dall'estero: ora siamo diventati la regione che più attrae dall'estero e da altre regioni e facciamo fatica a stare dietro a finanziare tutti: è un bell'andare. Adesso - ha concluso riferendosi alla scelta di Reggio Emilia da parte di Silk-Faw - qui c 'è un investimento che ci fa guardare al futuro. Credo sia anche questo un altro grande orgoglio che possiamo vantare". Adesso, ha aggiunto l'assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Vincenzo Colla, "vogliamo subito metterci al lavoro per arrivare a un accordo di programma che coinvolga il territorio con l'obiettivo di accompagnare l'insediamento Silk-Faw, sostenere investimenti innovativi in ricerca, nuove tecnologie, formazione, in collegamento con le Università e gli Enti di ricerca dell'Emilia-Romagna".

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