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Documenti clonati su auto rubate, due arresti nel Brindisino

Avrebbero 'clonato' automobili in circolazione, attraverso l'utilizzo di documenti falsi e l'attribuzione di numeri di telaio assegnati a vetture rubate dello stesso colore, marca e modello rubate. E' quanto emerso da un'inchiesta dei carabinieri di Brindisi, coordinata dal pm Francesco Carluccio, che ha portato all'arresto di due persone su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Maurizio Saso, e all'applicazione dell'obbligo di dimora per un altro indagato.
       Le accuse contestate sono riciclaggio e ricettazione in concorso, truffa, uso di atto falso in relazione alla falsità materiale commessa da privato e da pubblico ufficiale in atti pubblici, possesso e fabbricazione di documenti d'identificazione falsi. L'inchiesta è partita dalla denuncia presentata da una donna che ha riferito di aver scoperto che l'autovettura di sua proprietà risultava intestata ad una terza persona, precisando di non aver venduto il veicolo a nessuno e di non conoscere il nuovo proprietario del mezzo. E' stata quindi accertata la contraffazione del telaio, delle targhe e della carta di circolazione, che proveniva da un intero stock di carte in bianco rubate alla motorizzazione civile di Enna nel 2004. Sono emersi poi altri casi simili.

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