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EAV Taxi a pedalata assistita, l'alternativa ai monopattini

L'idea non è certo nuova, perché discende dai risciò a pedali nati in Estremo Oriente e poi arrivati in versione trasporto persone in Paesi a forte densità ciclistica (come l'Olanda) e in versione vacanziera nelle località turistiche delle nostre Riviere. Ma quanto proposto dalla britannica EAV Solutions con l'inedito quadricliclo EAV Taxi sposta questo tipo di mobilità 'dolce' in uno scenario molto più evoluto tecnologicamente.

 

 

 

E' quello in cui i motori elettrici per assistere la pedalata e i materiali compositi per rendere leggera e robusta al tempo stesso la costruzione fanno la differenza rispetto ai risciò del passato e possono rivoluzionare la mobilità nelle grandi città. EAV Taxi è realizzato su uno chassis Cloudframe, progettato con il minimo impiego di parti mobili - per facilitare la manutenzione e abbattere i costi di gestione - e che utilizza fibra di carbonio ma anche plastica e metalli riciclati. L'autonomia della batteria che 'assiste' nella pedalata il tassista è di circa 97 km in grado quindi si sostituire diverse corse delle autopubbliche con motori termici prima di dover ricaricare. Già nota per il mezzo analogo eCargo destinato alle consegne in ambito urbano nel cosiddetto 'ultimo miglio', la EAV Solutions spiega di aver avuto l'idea di questo nuovo veicolo a impatto zero dopo aver analizzato le abitudini dei clienti dei taxi a Londra. La maggiore parte dei clienti sale a bordo da sola e prende il 'cab' per viaggi di 8 km in media, il che significa che l'impronta di CO2 è enorme se si tiene conto del fatto che ogni giorno nella capitale britannica vengono effettuate oltre 200mila corse in taxi. Per la sua concezione, che prevede una carrozzeria semichiusa, il nuovo modello della EAV Solutions è dunque l'evoluzione ideale non solo delle autopubbliche o dei veicoli tradizionali in sharing, ma anche delle biciclette a pedalata assistita e dei monopattini che nella brutta stagione non offrono alcuna protezione da freddo e pioggia e che, notoriamente, sono pericolosi sull'asfalto bagnato.

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