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Mercedes Classe S, il vero lusso sono i motori turbodiesel

Nel lungo elenco di 'eccellenze' che vengono portate sul mercato dalla nuova generazione della Mercedes Classe S c'è anche una gamma di propulsori perfettamente in linea con le normative di tutto il mondo (vista la destinazione globale di questo modello) ma anche rispondenti alle richieste della clientela del segmento luxury. Non stupisce al riguardo che tutte le unità a 6 cilindri siano dotate di sistema mild hybrid a 48 Volt, una soluzione che proprio Mercedes aveva lanciato in prima mondiale nel motore M256 nel 2017, ma può sorprendere chi ancora ha dubbi sulla validità assoluta dei motori a gasolio, la presenza di ben 3 turbodiesel su un totale di 5 propulsori al momento del lancio.

L'approccio della Casa della Stella a Tre Punte in questo ambito è pragmatico: offrire i più bassi livelli di emissioni di CO2 e di sostanze inquinanti (soprattutto NOx) facendo ricorso alle tecnologie più sofisticate nei motori e nel trattamento dei gas d scarico, senza badare al costo progettuale e industriale di tali soluzioni. Punto centrale della strategia diesel di Mercedes è l'unità a sei cilindri in linea OM 656, che era già presente nella precedente Classe S dalla metà del 2017 e che ora è stato ulteriormente migliorato. Un intervento che si è basato su un approccio tecnologico integrato, costituito dall'adozione di una fase di combustione 'a gradini', dal ricircolo dinamico dei gas di scarico a più vie e soprattutto dal sistema di post-trattamento dei gas di scarico montato vicino al motore. Grazie questa configurazione adiacente al motore e al collettore di scarico, il controllo delle emissioni può contare su una bassa perdita di calore, condizione che genera le condizioni operative ideali. E' presente una combinazione di tre percorsi di ricircolo dei gas di scarico per disporre sempre delle migliori condizioni operative. Oltre al percorso EGR ad alta pressione è presente il percorso EGR a bassa pressione e infine il controllo variabile della valvola di scarico che provoca il ritorno dei gas di scarico caldi alla camera di combustione in condizioni di basso carico del motore o quando la temperatura dei gas di scarico non è abbastanza elevata. Altre caratteristiche di spicco di questo motore diesel 'premium' sono il turbocompressore a due stadi e il controllo variabile delle valvole Camtronic, ma anche dalla combinazione di un blocco motore in alluminio e di pistoni in acciaio, nonché dal rivestimento Nanoslide ulteriormente migliorato delle pareti del cilindro. L'impianto della nuova Mercedes Classe S prevede un catalizzatore ad accumulo di NOx monoblocco per la riduzione degli ossidi di azoto, un filtro antiparticolato diesel DPF con rivestimento speciale per ridurre anche gli ossidi di azoto e un convertitore catalitico SCR (riduzione catalitica selettiva con iniezione dosata di AdBlue) e un ulteriore convertitore catalitico SCR nel sottoscocca. Il risultato sono elevate prestazioni, già a partire dalla S 350 d con in motore OM 656 3.0 da 286 Cv e 600 Nm di coppia: nella Classe S a sola trazione posteriore il consumo NEDC si attesta a 6,2 litri per 100 km, con 163 g/km di CO2, valori che salgono rispettivamente a 6,4 litri e 168 g/km con la variante S 350 d 4 Matic a trazione integrale. Ma l'eccellenza nella proposta per la nuova ammiraglia Mercedes è rappresentata dalla S 400 d 4 Matic, che dispone della variante del motore OM 656 3.0 tarata per erogare 330 Cv e 700 Nm di coppia. In questo caso il consumo NEDC cambia di pochissimo, 6,5 litri ogni 100 km e lo stesso avviene per la CO2 (171 g/km) a fronte però di uno scatto da 0 a 100 in 5,4 secondi, contro i 6,4 e i 6,2 delle S 350 d e S 350 d 4 Matic. La gamma è completata poi dalle due Classe S a benzina S 450 4 Matic e S 500 4 Matic, entrambe dotate del 6 cilindri M 262 3,0 litri tarati rispettivamente per erogare 367 e 435 Cv.

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