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Mercedes Formula 1, debutto vittorioso a Reims 4 luglio 1954

A Reims si corre il Gran Premio di Francia di Formula 1. E' il 4 luglio del 1954, una data 'storica' per la Mercedes perché esattamente 66 anni fa la Stella a Tre Punte debutta nella massima competizione automobilistica, dando inizio ad una vera epopea fatta di imprese sportive e innovazioni tecniche e tecnologiche.La W196, prima Mercedes di Formula 1, già da questa gara, è molto diversa dalle rivali Maserati e Ferrari (nel 1954 Auto Union e Alfa Romeo erano uscite di scena) perché scende in pista in configurazione aerodinamica Monza, con una carrozzeria in alluminio a ruote coperte resa possibile dal regolmento. E domina da subito il Gran Premio di Francia permettendo all'argentino Juan Manuel Fangio e al tedesco Karl Kling di conquistare il primo e il secondo posto sia nelle qualifiche che in gara.Grazie ad altre tre vittorie - Gran Premio di Germania sul Circuito del Nuerburgring, Gran Premio della Svizzera a Bremgarten (in questo caso a ruote scoperte) e Gran Premio d'Italia a Monza - Fangio diventa campione del mondo e per la Stella a Tre Punte arriva un altro podio, che conferma il valore dell'auto, con il teutonico Hans Herrmann terzo in Svizzera.Il rientro di Mercedes nella Formula 1, e il suo immediato successo, è anche legato all'introduzione di nuovi regolamenti tecnici, molto diversi rispetto a quelli che imponevano in precedenza motori sovralimentati limitati a soli 750 centimetri cubici. Per questa avventura - che 66 anni dopo vide nuovamente, e da tempo, i bolidi d'argento in vetta alla Formula 1 - Mercedes creò un reparto corse guidato dal mitico Rudolf Uhlenhaut (il padre della 300 SL) mentre le attività in gara furono affidate ad un altra figura leggendaria, Alfred Neubauer.

Il team era composto nel 1954 da Juan-Manuel Fangio, da Karl Kling e Hans Hermann. E sulla scia del successo nel 1954 l'anno successivo la formazione si rafforzò con l'arrivo del giovane Stirling Moss.Quello del Gran Premio di Francia a Reims fu anche un altro importantissimo debutto dal punto di vista della tecnologia e dell'applicazione delle soluzioni racing al mondo delle auto di serie, quello della prima iniezione del carburante, al posto dei precedenti carburatori. Uno degli obiettivi di progettazione iniziali della nuova Mercedes era stato quello di migliorare la guidabilità rispetto alle rivali fornendo anche una fascia di sfruttamento del motore più ampia possibile. A questo scopo l'otto cilindri in linea aspirato tipo M196 di 2,5 litri, venne equipaggiato con due novità assolute: le valvole desmodromiche (cioè senza molle di richiamo) e l'iniezione di carburante. Utilizzando l'esperienza acquisita con i motori aeronautici dei Messerschmitt BF 109 e in collaborazione con Bosch, Mercedes costruì la prima monoposto di Formula 1 conun sistema meccanico che iniettava una miscela composta al 45% da benzolo, al 25% da alcol metilico, al 25% da benzina ad alto numero di ottano, al 3% da acetone e al 2% da nitro-benzina. Grazie a queste novità la potenza del propulsore M196 era di 260 Cv valore che nella perte finale dell'attività sportiva del modello W196 arrivò anche a 290 Cv.

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