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Stop al controllo biennale della patente per i trapiantati

Dal prossimo 12 luglio i pazienti che hanno avuto un trapianto di rene potranno rinnovare la patente di guida con le modalità e le tempistiche previste per tutti gli altri, dopo la prima visita di accertamento della commissione medica. E' una "vittoria storica per tutti i pazienti trapiantati", commentano da Aned, l'Associazione nazionale emodializzati, dialisi e trapianti. "Fino a questo momento - spiega Giuseppe Vanacore, presidente di Aned Onlus - le persone sottoposte a trapianto erano costrette a sottoporsi ogni due anni al vaglio della Commissione medica ospedaliera (Cmo) generalmente operanti nel solo capoluogo di provincia, con sacrifici di spostamento e di significativi esborsi economici per visite specialistiche e adempimenti burocratici. Ora invece questo iter non sarà più necessario, il che significa che la vita di circa 30mila cittadini sarà un po' più semplice".
    La norma che permette questo iter è un decreto del Presidente della Repubblica che è stato pubblicato il 27 giugno in Gazzetta Ufficiale e che prevede la possibilità per i trapiantati, dopo la prima visita post trapianto che continuerà ad essere di competenza della Cmo, di rivolgersi al cosiddetto "medico della patente", come tutti gli altri cittadini, per ottenere il rilascio e il rinnovo della patente di guida. Una visita il cui obiettivo è quello di accertare se la condizione del paziente sia o meno passibile di aggravamento. In caso di parere positivo da parte della commissione medica locale, la persona trapiantata otterrà la patente, la cui validità sarà pari a quella degli altri cittadini (a seconda dell'età 10, 5 o 3 anni).
    "Per anni - prosegue Vanacore - abbiamo sollecitato e incalzato il ministero della Salute, l'Istituto superiore di Sanità e il ministero dei Trasporti. Finalmente, dopo una serie di pronunce tecniche nel 2018 e nel 2019, l'iter è compiuto e l'obiettivo è stato raggiunto"
   

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