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Stella Alpina, vincono Mario e Roberto Crugnola su Fulvia HF

(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Grande successo per la 35a edizione della Stella Alpina, primo evento automobilistico di regolarità classica dopo il lockdown con 70 equipaggi al via tra gara e formula turistica. Organizzato da Scuderia Trentina e Canossa Events la Stella Alpina si è svolta dal 26 al 28 giugno con tre avvincenti giornate di guida sui percorsi più panoramici delle Dolomiti e su spettacolari passi alpini, e ha visto gli equipaggi al via in un clima amichevole anche se competitivo. L'edizione 2020, come d'abitudine, ha sapientemente mescolato natura meravigliosa, curve e tornanti impegnativi, sfidanti prove a cronometro e di media, e l'ospitalità a Madonna di Campiglio, la perla delle Dolomiti. Tangibile tra i partecipanti la voglia di tornare sulle strade a bordo dei gioielli a quattro ruote dopo la lunga pausa forzata, e molto apprezzata anche la formula turistica alla quale hanno aderito una quarantina di equipaggi su auto d'epoca e su Ferrari moderne.

Diverse prove a cronometro e prove di media all'interno di un percorso di circa 500 km hanno visto premiare a Trento nella cornice di Villa Bortolazzi per il primo posto nella classifica assoluta e del trofeo Azimut l'equipaggio 31 composto Mario e Roberto Crugnola, su Lancia Fulvia HF del 1971. Al secondo posto - ma vincendo anche il Trofeo Stella Alpina dedicato alle vetture ante 1957 - l'equipaggio Riccardo Roversi e Michele Bellini su una Fiat 1100/103 del 1954. Terzi Michele Lafortezza e Ilaria Carturan su Lancia Fulvia Coupé del 1976.

Nella classifica delle Ferrari moderne a imporsi è stata la coppia composta da Giovanni Carretti e Antonella Furlan su Ferrari 488 Spider, che hanno preceduto Enrico Zobele e Ivana Trentinaglia su Ferrari 812 GTS e Fabio Vergamini e Maurizia Bertolucci su Ferrari 488 GTB. La coppa delle Dame, trofeo Ferrari, va all'equipaggio Patrizia Montagni e Sveva Fossati su Mercedes 280 SL del 1967. Il premio per l'equipaggio under 30 è stato vinto da Ciro Agostini e Diletta Montagni su Alfa Romeo Giulia 1600 del 1963. Il premio per le Prove di Media va per le classiche ad Andrea Giacoppo con Daniela Grillone Teciou su Mercedes 230 SL del 1965, per le moderne a Enrico Zobele e Ivana Trentinaglia su Ferrari 812 GTS. In totale la Stella Alpina 2020 ha visto impegnati sulle strade delle Dolomiti 70 gli equipaggi, suddivisi tra equipaggi in gara e in formula turistica suddivisi fra 23 auto storiche e 47 auto moderne, di cui 43 Ferrari. A vario titolo nella gestione della gara sono state coinvolte circa 150 perone tra soci della Scuderia Trentina, team di Canossa Events, personale sportivo, cronometristi, fotografi, cameraman, tutti operando nel pieno rispetto delle normativa Covid-19. E in questo periodo di particolare emergenza sanitaria e sociale, Scuderia Trentina e Canossa Events hanno scelto di rivolgere una particolare attenzione alle persone più bisognose devolvendo alla Fondazione Trentina per l'Autismo Onlus buona parte del budget normalmente dedicato agli omaggi e contribuendo così ai preziosi progetti di solidarietà educativa svolti nel territorio. La Fondazione Trentina per l'Autismo Onlus, attraverso Casa Sebastiano, svolge un ruolo centrale nell'offrire servizi di accoglienza, di formazione, di tipo sanitario e nel creare attività di crescita educative e stimolanti. ''Siamo molto provati, ma anche molto soddisfatti - ha detto Luigi Orlandini, CEO di Canossa Events - e anche un pizzico orgogliosi di aver riaperto le danze degli eventi automobilistici. È stata una bella edizione e, sentendo i commenti dei partecipanti e godendo dei loro sorrisi, posso affermare con gioia ed orgoglio che è stato un grande successo! Per questo tengo molto a ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile il successo dell'evento: in primo luogo i partecipanti, sia storici che nuovi, che hanno voluto essere presenti a questo primo evento dopo la ripresa e che con il loro entusiasmo hanno reso unica questa edizione e poi lo staff che ha messo come sempre il cuore per rendere possibile tutto questo''. (ANSA).

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