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Dl Rilancio: Unrae, per auto aspettiamo cambio di marcia

"Una crisi di mercato come quella in corso ormai da mesi, con conseguenze devastanti sulla nostra economia, non può essere arginata con le misure in essere, che a più di un anno dalla loro entrata in vigore escludono il 98% del mercato. Chi ha veramente a cuore l'ambiente, e non solo una sterile ideologia, avrebbe il dovere di agevolare concretamente la sostituzione di veicoli vetusti con veicoli di ultima generazione". Lo afferma l'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere, a proposito del Dl Rilancio.
    "Dopo settimane di 'rimpalli' fra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, e nonostante l'impegno costruttivo di diverse componenti della maggioranza- osserva - non ci sono ancora provvedimenti concreti e si continua a paventare la mancanza di fondi per l'automotive, a fronte di 55 miliardi allocati in modo orizzontale e, a nostro giudizio, poco efficace. Nelle ultime ore, addirittura, è stata paventata la volontà di parte della maggioranza di limitare gli incentivi ai soli veicoli con un prezzo di listino inferiore a 18.000 euro, e di escluderne tutti gli Euro 6 di ultima generazione a prescindere dal loro livello di emissioni. Una misura del genere andrebbe a favorire pochissimi marchi fra le decine presenti nel segmento, creando una grave distorsione del mercato senza riuscire a rilanciarlo, con effetti nefasti sulla clientela (minore scelta e minori sconti), sulle emissioni medie (ricambio rallentato del parco circolante) e sul gettito dell'Erario (minore IVA incassata dallo Stato). Restiamo in fiduciosa attesa di un concreto cambio di marcia: non c'è più spazio per le politiche di assistenzialismo".
   

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