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Smart City, il futuro delle città anche per le auto

Inquinamento, sovrappopolazione e traffico, una possibile soluzione per il futuro delle città si chiama 'Smart City'. Il concetto di 'smart city', come fanno sapere in una nota anche da Volkswagen, sta acquistando sempre maggior rilievo nel dibattito pubblico. Sono molti i progetti e gli esperimenti, più o meno arditi, che puntano a ridisegnare il volto delle città, introducendo soluzioni e strumenti hi-tech, per arginare le criticità e contribuire a una migliore qualità della vita, compresa la gestione delle auto all'interno del tessuto urbano. L'espressione 'smart city' nasce negli anni '90 e per molto tempo viene utilizzata come sinonimo di digital city: fondamentalmente, un centro urbano che utilizza la tecnologia digitale per consentire ai cittadini di partecipare alle cosiddette reti civiche e di usufruire di informazioni e servizi erogati dall'Amministrazione. Nell'ultimo decennio l'aggettivo smart si è invece caricato di molteplici significati, tutti orientati a considerare l'uomo come motore e destinatario del processo di innovazione in termini di sostenibilità, integrazione e qualità della vita. La smart city di oggi, nella definizione dell'Osservatorio Nazionale Smart City, è un sistema urbano integrato, capace di adattarsi ai bisogni degli utenti, che si serve degli strumenti ITC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) per supportare la gestione e l'erogazione dei servizi pubblici, utilizzando informazioni provenienti dai vari ambiti in tempo reale per una maggiore efficienza. Secondo la Commissione europea , per essere considerata smart una città deve sfruttare le nuove tecnologie per utilizzare al meglio le risorse e ridurre le emissioni, ma non solo. Deve sviluppare reti di trasporto urbano sostenibili, sistemi di approvvigionamento idrico e smaltimento dei rifiuti efficaci, soluzioni per l'illuminazione e il riscaldamento più efficienti. Deve avere un'amministrazione cittadina interattiva, spazi pubblici più sicuri ed essere in grado di soddisfare le necessità di una popolazione che invecchia (si stima che, entro il 2050, gli over 60 nel mondo saranno più del 22%). Per garantire uno sviluppo sostenibile, inoltre, la città intelligente deve creare un'economia circolare , ossia autorigenerante. Nel 2019 l'ENEA ha sviluppato un modello di città del futuro basato su alcune proposte, tra le quali anche smart street, dispositivi intelligenti per monitorare i flussi di traffico, la disponibilità di parcheggi, i livelli di inquinamento acustico e la qualità dell'aria.

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