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Coronavirus: Seat, sì a misure per assicurare liquidità

''Nel 2020, lavoreremo intensamente per affrontare le diverse sfide che riguarderanno il nostro business, come la caduta dei mercati e, specialmente, gli effetti del Covid-19. La pandemia del Coronavirus non consente alcuna stima affidabile in merito all'impatto sull'economia mondiale e sui risultati di Seat nel 2020''. Così Carsten Isensee, presidente e vicepresidente di Finance e IT di Seat commentando la situazione attuale dettata dall'emergenza Coronavirus.

''In tale contesto, l'applicazione di misure per assicurare la liquidità sarà di massima importanza per l'intera durata della crisi - ha aggiunto Isensee -. Quando tutto ciò sarà passato, la priorità sarà tornare quanto prima alla normalità dal punto di vista di produzione e vendite''. L'industria automotive sta infatti affrontando uno dei momenti di più grande trasformazione della propria storia e i prossimi anni saranno decisivi, con cambiamenti profondi che si ripercuoteranno sull'intero settore. Lo sviluppo dell'elettrificazione, gli obiettivi legati alla riduzione delle emissioni, le nuove modalità di mobilità, la lotta al cambiamento climatico e uno scenario macroeconomico avverso, inasprito dal grave impatto del Covid-19, che ha obbligato Seat ad avvalersi di un Piano di Adeguamento Temporaneo dell'Occupazione (ERTE), rappresentano le sfide più imminenti.

Già nel 2019, Seat ha deciso di adottare decisioni strategiche in relazione ai progetti più rilevanti. In tal senso, e in seno alla revisione della strategia del Gruppo Volkswagen in merito a marche, mercati e sistemi di produzione, Seat ha deciso di rimandare il proprio ingresso in Cina e non formerà quindi parte dell'azionariato di JAC Volkswagen, continuando comunque a collaborare nelle aree di Design e Ricerca e Sviluppo. Nel contempo, Volkswagen guiderà ora lo sviluppo della piattaforma Modulare di Propulsione Elettrica (MEB) del Gruppo per vetture elettriche di dimensioni di circa 4 metri, un progetto a cui Seat collabora attivamente.

In alcuni mercati come Regno Unito e Algeria persistono inoltre alcune incertezze che possono rendere difficile l'attività dell'azienda. Per esempio, in seguito ai cambiamenti di regolamentazione concordati in Algeria a metà 2019, Seat ha fermato l'assemblaggio di vetture in loco, alla stregua degli altri costruttori presenti nel Paese. Al momento, il marchio spagnolo e il Gruppo Volkswagen stanno analizzando con le autorità le possibili vie per continuare a operare in Algeria, restando valido l'interesse e l'impegno del marchio in questo Paese e in tutta la regione.

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