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Manifattura Automobili Torino e mistero del V8 GM scomparso

ROMA - (l'azienda che ha riportato in vita la Stratos) e la statunitense Cadillac per la fornitura del motore V8 biturbo DOHC Blackwing da 4,2 litri. Prima che venisse data notizia della cancellazione del Salone di Ginevra, era stato lo stesso CEO di MAT Paolo Garella ad anticipare che allo stand previsto al Palexpo ginevrina starebbe stata esposta una concept con questo moderno propulsore a benzina. Tuttavia dopo pochi giorni è arrivata la notizia della cessione della divisione GM Powetrain, con sede a Torino, al gruppo Punch, in pratica il disimpegno definitivo della General Motors dall'Europa. Il colosso di Detroit ha prontamente comunicato che ''la storia del motore Blackwing V8 4.2 L non è esatta. Non abbiamo un accordo con la Manifattura Automobili Torino per fornire o vendere il motore Blackwing. Inoltre, sebbene MAT abbia la libertà di collaborare con il gruppo Punch, la licenza per questo motore non fa parte della vendita del Centro di ingegneria di Torino a Punch Group''.

A poche ore di distanza è arrivato un altro comunicato di MAT, che ha ringraziato GM per il chiarimento ma che ha ribadito come ''sebbene non sia stato finalizzato un accordo firmato tra le parti, avevamo l'impressione che la nostra controparte si stesse impegnando a rendere questo motore disponibile per MAT a condizioni ancora da definire. Tutte le attività commerciali congiunte concordate, come la partecipazione con il motore al GIMS 2020 poi cancellato, si basavano su questo presupposto. Inoltre, non eravamo a conoscenza della vendita del Centro di ingegneria di Torino a Punch Group fino all'annuncio ufficiale del 27 febbraio''.

Ora restano tanti dubbi sul futuro del motore Blackwing V8 4.2 L che la stessa Cadillac non prevede più di utilizzare nei prossimi modelli, dopo averlo montato in meno di 1.500 unità fra CT6 Platinum e CT6-V. Ma con una certezza: l'italiana MAT ha in serbo diverse sorprese, tra cui una supercar che non ha collegamenti con il progetto Stratos. E a Torino non mancano certo creatività e relazioni per bypassare il colosso di Detroit.

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