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Arera, ricariche smart contro picchi e aumento tariffe

 Introdurre lo smart charging, un sistema di ricarica "intelligente" con cui incentivare i rifornimenti elettrici nelle ore e nelle zone più adatte, attraverso l'introduzione di segnali di prezzo o vincoli di quantità. In questo modo si eviterebbe il possibile aumento dei costi dovuti agli investimenti che sarebbero necessari sulla rete in caso di "picchi" di prelievo contemporanei, sfruttando anche la carica delle batterie delle auto per stabilizzare il sistema rilasciando energia all'occorrenza. Lo afferma l'Arera in una nota che fa riferimento all'audizione del presidente Stefano Besseghini alla Commissione Finanze della Camera.

    "Se è vero - si legge nella nota - che con l'aumento del volume di veicoli elettrici circolanti sarà necessario disporre di maggiore energia (stimabile in 2 TWh per milione di auto in circolazione), tuttavia l'impatto maggiore potrebbe subirlo la rete di distribuzione, a causa dell'aumento di potenza prelevata in un determinato istante o luogo. Inoltre, per evitare distorsioni o limitazioni del settore, sarebbe utile che gli oneri generali venissero spostati, in tutto o in parte, dalle bollette (alleggerendo quindi anche i prezzi di ricarica delle auto elettriche) alla fiscalità generale". A giudizio dell'Autorità "creare un sistema che sfrutti i momenti in cui la rete è più 'scarica' o coniugare la ricarica con la disponibilità locale generazione elettrica da fonti rinnovabili può determinare benefici economici su tutti gli utenti del sistema elettrico, in ragione delle minori necessità di investimento per il potenziamento delle reti attuali finanziati attraverso le tariffe applicate ai clienti".
   

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