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Codice strada: Cnel, cittadini chiedono riforma

 Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, alla vigilia della ripresa del dibattito parlamentare previsto per martedì alla Camera, comunica i dati finora emersi dalla consultazione pubblica sulla sicurezza stradale promossa nel mese di novembre in collaborazione con i Ministeri dell'Istruzione e dei Trasporti e i cui risultati saranno raccolti in un disegno di legge che va ad aggiungersi ai 3 del CNEL già annunciati nell'Aula di Montecitorio nel 2019 e che prevedono il rafforzamento dell'effettività delle prescrizioni, la protezione degli utenti più vulnerabili come i pedoni e i ciclisti, la semplificazione e il contenimento della spesa nonché alcune modifiche alle norme sulla mobilità dei mezzi agricoli per innalzare il livello di sicurezza.
    Mercoledì 29 gennaio, al CNEL si riunisce la Consulta Nazionale della Sicurezza stradale e della mobilità sostenibile.
    "Obiettivo della Consulta è fornire una costante informazione al Parlamento sulla materia, stimolandone il perseguimento delle finalità. Riteniamo che la misura più urgente e necessaria per ridurre l'incidentalità stradale sia una forte attività di educazione stradale nelle scuole italiane", spiega il consigliere CNEL Gian Paolo Gualaccini, coordinatore della Consulta di cui fanno parte alcuni consiglieri di Villa Lubin e i rappresentanti di tutte le principali istituzioni coinvolte sul tema della sicurezza stradale. 
   Dall'esame delle cause degli incidenti stradali e dalla comparazione tra la loro incidenza sul fenomeno infortunistico e il regime sanzionatorio previsto nel vigente Codice della Strada, in base ai dati in possesso del CNEL, emerge, infatti, che i comportamenti più pericolosi non sono oggetto di sanzioni proporzionate e, perciò, dissuasive. La maggior parte dei fattori di rischio che favoriscono l'evento incidente stradale sono legati alla persona e ai suoi stili di vita, come il consumo di alcol e sostanze psicotrope e comportamenti alla guida. In percentuali minori la causa di un incidente stradale è riconducibile alla sicurezza delle strade e dei veicoli. Anche se, si legge nelle relazioni tecniche che accompagnano i 3 disegni di legge del CNEL, l'inadeguatezza delle infrastrutture e della segnaletica stradale, soprattutto quella orizzontale, rappresenta oggi un fattore di rischio determinante L'incidentalità stradale comporta anche elevati costi sociali, che per l'anno 2017, come documentato dall'ultima relazione del MIT, sono stati 17,38 miliardi di euro per i danni alle persone che arrivano a 23,6 miliardi sommando i costi legati ai sinistri con soli danni alle cose (6,22 miliardi di euro).

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