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Rc auto: Codacons e Unione Consumatori, bene premio familiare, ma rischio rincari

L'rc auto familiare inserita nel dl fisco "potrebbe essere un vantaggio per le famiglie italiane", soprattutto per i neopatentati, ma il provvedimento nasconde pericolose insidie per le tasche degli italiani perché potrebbe determinare un rincaro generalizzato delle tariffe". Lo afferma il Codacons, commentando la misura che permette di adeguare al premio più vantaggioso il costo di tutte le polizze contratte all'interno dello stesso nucleo.
    "Il rischio concreto è che le compagnie di assicurazioni reagiscano aumentando in modo lineare le tariffe per tutti, in modo da recuperare i minori guadagni - spiega l'associazione - Per questo vigileremo con la massima attenzione affinché le imprese assicuratrici non annullino i vantaggi per i consumatori garantiti dal provvedimento".
    In base agli ultimi dati citati dal Codacons oggi un neopatentato paga in Italia in media 735,6 euro per assicurare la propria autovettura, con differenze enormi a livello territoriale. Diversamente dalle altre categorie di assicurati, non è il sud ma la Toscana a detenere il primato del caro-polizza: a Pistoia e Prato infatti un neopatentato paga 1.050 euro per l'rc auto, mentre, afferma l'associazione, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola la stessa categoria di assicurato paga solo 531,9 euro. 

Rc auto: Unione consumatori, bene premio familiare
Ma rischio compagnie si rivalgano su generalità assicurati
"Bene l'emendamento sull'rc auto familiare. Un ampliamento della legge Bersani anche a diverse tipologie di veicolo, che consentirà il passaggio della classe di merito non solo da auto a auto, ma anche da autovettura a motociclo o ciclomotore". E' il giudizio di Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori sulla misura inserita nel dl fisco. Si tratta, afferma in una nota, di "un vantaggio per le famiglie. Naturalmente, il fatto che lo sconto non sia collegato all'acquisto di un nuovo veicolo ma anche a quelli esistenti, rende maggiore il rischio che le compagnie decidano di rivalersi sulla generalità degli assicurati" conclude Dona.

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