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Auto: a novembre mercato Italia cresce del 2,17%

Nel mese di novembre in Italia sono state immatricolate 150.587 auto con un incremento del 2,17% sullo stesso mese del 2018. Il totale degli undici mesi dell'anno è 1.775.884, in lieve calo dello 0,58% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. I dati sono stati resi noti dal ministero dei Trasporti.

Il gruppo Fca ha venduto a novembre in Italia 34.033 auto, in calo del 4% rispetto allo stresso mese del 2018. La quota è del 22,6% a fronte del 24%. Negli undici mesi le immatricolazioni sono 421.015, il 10% in meno dell'analogo periodo dell'anno scorso, con la quota che scende dal 26,2% al 23,71%.

Complessivamente sono tre i modelli Fca nella 'top ten' delle auto più vendute nel mese: oltre alla Fiat Panda (prima assoluta) e alla Lancia Ypsilon (seconda) anche la Fiat 500X. Positivi i risultati di Alfa Romeo con i modelli di punta Giulia e Stelvio. Il marchio in novembre immatricola oltre 2 mila vetture - il 9,9% in più rispetto a un anno fa - e ottiene una quota dell'1,35%, in crescita sia rispetto a ottobre (di 0,15 punti percentuali) sia a novembre 2018 (+0,1%). Nell'anno il marchio immatricola quasi 23.900 vetture, per una quota dell'1,3%. Sono positivi i risultati dai due modelli di punta del brand: Stelvio, con una quota dell'11,3% è tra i modelli più venduti della sua categoria, mentre Giulia è al vertice tra le vetture di segmento D nelle versioni berlina. In novembre Lancia registra 4.300 vetture e ottiene una quota del 2,9%, nell'anno 54.800, il 24% in più rispetto a un anno fa, con una quota del 3,1% (+0,6%). Ypsilon è tra le vetture più vendute del mese (seconda assoluta) e si conferma la più venduta del segmento B con una quota del 15,6%. Con 5.900 immatricolazioni in novembre Jeep ottiene il 3,95% di quota del mercato, in crescita rispetto a ottobre 2019 di 0,45 punti percentuali. Tra i modelli vanno bene Cherokee (la più venduta della sua categoria con il 13,6% di quota) oltre a Renegade e Compass, entrambe tra le più vendute dei loro segmenti, con quote del 9,2 e dell'8,8%. Nel progressivo annuo, Jeep immatricola 75.800 vetture, per una quota del 4,3%. Sono 21.700 le Fiat immatricolate in novembre per una quota del 14,4%, mentre nei primi 11 mesi dell'anno sono 266.500 e la quota è del 15%. La Panda si conferma la vettura più venduta in Italia, risultato ottenuto sia in novembre sia nel progressivo annuo.

 

Promotor, novembre discreto grazie a Km zero
Quagliano, previsione anno 1,9 milioni vendite, meno del 2018

"Un risultato non negativo, ma neppure brillante, dovuto in larga misura a un forte apporto di immatricolazioni di vetture destinate ad essere vendute sul mercato dei chilometri zero". Così il Centro Studi Promotor commenta i dati delle immatricolazioni in Italia a novembre. 

"Il risultato non tiene conto del forte impatto negativo che sulla domanda ha avuto la presentazione del disegno di legge finanziaria per il 2020, che contiene ancora una volta misure vessatorie nei confronti dell'automobile", spiega il Csp che ha rilevato tale effetto "sia sull'affluenza di potenziali visitatori nelle show room dei concessionari sia sulla raccolta di ordini". Dall'inchiesta mensile sul mercato condotta dal Centro Studi Promotor a fine novembre emerge che la percentuale di concessionari che hanno giudicato bassa l'affluenza di visitatori nelle show room è salita a novembre al 66% dal 48% di ottobre, la percentuale di concessionari che hanno valutato bassa l'acquisizione di ordini al 66% dal 44%. Secondo il Centro Studi Promotor, "appare difficile che il piccolo calo dei dieci mesi possa essere recuperato in dicembre.

E' quindi altamente probabile che il consuntivo dell'intero 2019 chiuda al di sotto di quota 1.910.564 del 2018 e che sarebbe comunque insoddisfacente in quanto con un parco circolante di oltre 39 milioni di auto la sola domanda di sostituzione genera, in condizioni normali, un volume di acquisti decisamente superiore". Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, "ci si dovrebbe rendere conto che avere il parco circolante più vecchio d'Europa è un record non invidiabile per il nostro Paese".

 

Unrae, manca visione strategica e coerente settore
Clima di incertezza, tavolo aspetta di essere convocato

"Il 2020, con l'entrata in vigore dei nuovi limiti europei alle emissioni di CO2 e delle relative sanzioni, sarà un anno estremamente critico per le Case Auto già impegnate a sostenere investimenti miliardari per la elettrificazione e l'automazione". E' il commento di Michele Crisci, presidente Unrae, l'associazione delle Case automobilistiche estere. "In questo contesto, con una domanda debole e volatile - prosegue Crisci - il quadro normativo italiano aggiunge incertezza a incertezza, nella assoluta mancanza di un approccio strategico coerente e di un orizzonte almeno di medio periodo. Si susseguono proposte di provvedimenti scoordinati e incongruenti privi di una visione d'insieme, senza nessun coinvolgimento degli operatori di settore se non a cose fatte, con una tecnica "per tentativi" che scatena il panico per poi dichiarare la massima apertura al dialogo e tornare sui propri passi. In questo modo anziché lavorare di concerto per costruire un sistema di sostegno che garantisca un futuro ad un settore in difficoltà, fondamentale per l'economia del Paese, il rischio è di giocare solo e continuamente di rimessa con un approccio a volte verniciato di green ma senza una necessaria e condivisa visione strategica. Un anno molto faticoso volge al termine in un clima di assoluta incertezza per automobilisti e operatori che si trovano nell'impossibilità di pianificare le proprie attività: e il tavolo automotive aspetta ancora di essere convocato".

 

Anfia, 2019 potrebbe chiudere a quota 1,9 milioni

"Il cumulato da inizio 2019 chiude con volumi più bassi rispetto allo stesso periodo del 2018 e del 2017, nonostante il recupero del 7,2% registrato negli ultimi 3 mesi. Considerando che dal 2015 al 2018 la media delle immatricolazioni di auto nuove nel mese di dicembre è stata attorno a 120.000 unità, il 2019 potrebbe chiudere a 1,9 milioni di nuove registrazioni". Lo sottolinea Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia. L'Anfia chiede per il 2020 "un incremento strutturale del plafond dell'ecobonus, vista la maggiore disponibilità di modelli, inclusi quelli prodotti da Fca, che, se accompagnata dall'offerta di soluzioni di ricarica intelligenti sia pubbliche che, in particolare, private, potrà attrarre una maggior quantità di acquirenti, anche coloro che finora non si sono mai avvicinati a questo tipo di motorizzazioni". L'associazione ribadisce inoltre che "la proposta di tassazione delle auto aziendali in fringe benefit, nell'attuale formulazione, avrebbe un impatto negativo sul mercato, sui lavoratori e sulle imprese".

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